Sono oltre 29 milioni gli e-Shopper italiani, stando agli ultimi dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano. Di questi, 1,3 milioni sono quelli da attribuire alle conseguenze causate dalla crisi da Covid-19. Nell’ultimo anno è inoltre aumentato il valore degli acquisti online di prodotto (+31% per un valore di +5,5 miliardi di euro in 12 mesi) e il boom dell’eCommerce non accenna oggi ad arrestarsi.
Ne consegue quindi un rapido cambiamento anche per la logistica urbana e di ultimo miglio, oltre che una maggiore frammentazione delle consegne che spesso genera caos, aumento del traffico e, quindi, dell’inquinamento nei centri urbani.
Come sopperire dunque a queste problematiche?
Ne ha parlato Massimo Marciani, Presidente FIT Consulting, a Trasportare Oggi: “Stiamo andando sempre di più verso il concetto di mobilità come servizio, quindi di logistica come servizio. A questo trend i decisori locali non possono opporsi, perché devono avere come priorità il benessere, la soddisfazione, quindi l’interesse dei cittadini, che è anche quello di ricevere la merce quando vogliono e nelle modalità che vogliono. È finita l’epoca dei divieti, l’epoca del “non si può entrare in centro” o del “non si può consegnare”, o delle targhe pari e dispari; quell’epoca è finita e non tornerà più. Ma la grande sfida è: come rendere tutto questo sostenibile? Qualcosa si muove, per esempio il progetto, che speriamo possa vedere velocemente la luce, della creazione di un sistema di ingresso o di accreditamento alla ZTL unico per tutta Italia, potrebbe essere un passo in avanti decisivo nella logica di rendere la vita di chi guida un furgone nell’ultimo miglio più semplice, ma anche per ma anche per creare un sistema più governabile”.