Entro il 2030 i Paesi dell’Unione europea dovranno ridurre le proprie emissioni di CO2 del 55% al fine di raggiungere lo sfidante obiettivo di fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.
“I cambiamenti climatici sono la sfida più grande della nostra epoca, ma rappresentano anche un’opportunità per costruire un nuovo modello economico” si legge nel testo di presentazione del Green Deal europeo disponibile anche qui.
Un piano ambizioso che mira non solo a ridurre l’impatto ambientale di tutti i settori dell’economia, ma anche favorire la crescita economica degli Stati membri attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, affrontando il problema della povertà energetica, riducendo la dipendenza energetica dai Paesi extra europei e, infine, migliorando la salute e il benessere dei cittadini.
Come raggiungere però questi obiettivi?
Il Green Deal europeo prevedere un piano strategico riassumibile in sei punti chiave:
- Rendere i trasporti sostenibili per tutti
- Guidare la terza rivoluzione industriale
- Realizzare un sistema energetico più pulito
- Ristrutturare gli edifici nell’ottica di uno stile di vita più ecologico
- Lavorare in sintonia con la natura per proteggere il nostro pianeta e la nostra salute
La sostenibilità dei trasporti
L’obiettivo è quello di raggiungere una mobilità più verde e sostenibile attraverso la crescita del mercato dei veicoli a emissioni zero e a basse emissioni. In particolare, devono essere messe a disposizione dei cittadini le infrastrutture necessarie la ricarica dei veicoli elettrici che attualmente sono ancora troppo poche rispetto agli obiettivi posti per il 2030 e il 2050, come recentemente ricordato dall’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) che ha lanciato l’allarme circa lo sbilanciamento della rete di infrastrutture di ricarica a favore dei Paesi occidentali con un PIL superiore (Paesi Bassi, Francia e Germania).
Anche il settore della logistica urbana, attualmente il ramo più inefficiente dell’intero trasporto merci e che contribuisce da solo al 30% delle emissioni totali di CO2 e al 20% del traffico urbano, dovrà ridurre le proprie emissioni entro il 2030 grazie alla definizione di un modello efficiente e sostenibile, “smart” in poche parole, come abbiamo spiegato anche qui.
Per quanto concerne inoltre il trasporto aereo, la Commissione europea propone di fissare il prezzo del carbonio per il settore, che ha beneficiato fino ad ora di un’esenzione, e promuove invece l’utilizzo di carburanti sostenibili per tutti i voli in partenza dagli aeroporti dei 27 Paesi membri.
Infine, per garantire un contributo equo del settore marittimo allo sforzo di decarbonizzazione, la Commissione propone di estendere l’applicazione del prezzo del carbonio anche a questo comparto. Per i porti principali la Commissione fisserà inoltre obiettivi in materia di fornitura di energia elettrica da impianti di terra alle navi, così da ridurre l’utilizzo di carburanti inquinanti che danneggiano anche la qualità dell’aria a livello locale.
Con la transizione ai trasporti verdi, quindi, l’UE mira a creare imprese leader a livello mondiale in grado di servire un mercato globale in costante crescita.
Maggiori informazioni sul tema sono disponibili al link: https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal/delivering-european-green-deal_it