Nel corso degli anni sono stati condotti oltre 70mila studi scientifici che dimostrano come le LEZ, le Zone a basse emissioni, se ben progettate, siano in grado di ridurre significativamente l’inquinamento nelle città.
L’Unione Europea, infatti, sta spingendo sempre di più per una mobilità a zero emissioni entro il 2030 e le LEZ sembrano essere un’ottima soluzione. Ad oggi, infatti, sono già 14 i Paesi europei che le hanno istituite e i cittadini sembrano apprezzarne i benefici.
Ma cosa esattamente sono le LEZ?
Le Zone a basse emissioni (anche dette LEZ) non sono altro che aree cittadine in cui la circolazione dei veicoli più inquinanti è regolata e limitata per garantire un minor tasso di emissioni inquinanti. In alcune zone a basse emissioni, per esempio, l’accesso dei veicoli più inquinanti è vietato, oppure questi devono pagare una tariffa per potervi accedere.
Oggi nelle città sono presenti sempre più frequentemente zone di questo tipo, per avvantaggiare la circolazione di veicoli a zero emissioni come veicoli elettrici e a celle a combustibile a idrogeno.
In Italia queste zone sono le cosiddette ZTL Ambiente e sono spesso la misura più efficace che le città possono adottare per migliorare l’inquinamento atmosferico. Zone a bassa emissione riducono infatti le emissioni di particelle fini, biossido di azoto e (indirettamente) ozono, cioè i tre principali inquinanti atmosferici che destano preoccupazione in tutta Europa.
Ma i vantaggi non si limitano alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Quattro vantaggi delle LEZ sulle nostre vite
Ecco quindi 4 modi concreti in cui secondo Clean Cities Campaign, il movimento europeo che mira a spingere le città a passare al trasporto a zero emissioni entro il 2030 e di cui abbiamo parlato anche qui, possono avvantaggiarci.
- Incoraggiano le persone a non utilizzare le auto inquinanti
Regolando l’accesso delle auto inquinanti a punti strategici delle città, le LEZ incoraggerebbero le persone ad abbandonare l’utilizzo di veicoli inquinanti in favore di forme di mobilità più sostenibili, come per esempio l’utilizzo della bicicletta o dei mezzi pubblici.
I dati arrivano infatti dalle città in cui sono stati eseguiti i primi test, come Bruxelles dove nel giro di tre anni dall’introduzione delle zone a basse emissioni la presenza dei veicoli diesel sembra essere diminuita drasticamente e Londra, dove i cittadini hanno abbandonato le auto diesel sei volte più velocemente dei cittadini di altre città nel resto del Regno Unito da quando è stata annunciata l’espansione della zona a emissioni ultra-basse (ULEZ) della capitale nel 2017.
- Migliorano la qualità dell’aria nelle città
Come anticipato, uno degli obiettivi principali della misura è proprio quello di ridurre le emissioni inquinanti nell’aria migliorando, di conseguenza, la qualità della vita dei residenti in aree urbane tipicamente molto inquinate.
Più e più volte, infatti, è stato dimostrato che la riduzione del numero di auto a combustibili fossili sulle strade cittadine aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e a migliorare la nostra salute. Nel centro di Londra, per esempio, l’inquinamento da biossido di azoto tossico lungo le strade (di cui la metà proviene dai motori diesel) è diminuito del 44% dall’entrata in vigore dell’ULEZ nel 2019. Allo stesso modo, a Bruxelles, la riduzione delle auto diesel sulle strade della città tra il 2018 e l’ottobre 2020 è stato collegato a un calo del 9% dell’inquinamento da biossido di azoto e del 17% dell’inquinamento da PM 2,5 .
- Aiutano a combattere la crisi climatica
Le LEZ sono anche un ottimo strumento per combattere l’emergenza climatica causata anche dalle auto a combustibili fossili e che consegue sempre più frequenti eventi meteorologici estremi e alterazioni delle temperature.
Secondo i dati riportati da Clean Cities Campaign, infatti, sei mesi dopo l’entrata in vigore dell’ULEZ di Londra le emissioni di CO 2 del trasporto su strada nel centro della città sono diminuite del 6%, pari cioè a 12.300 tonnellate in meno di CO2.
- Riducono l’inquinamento acustico
L’inquinamento atmosferico, però, non è l’unico a risentirne. Anche quello acustico, causato in buona parte delle vecchie e rumorose auto alimentate a combustibili fossili, infatti, tende inevitabilmente a diminuire. L’inquinamento acustico ha un enorme impatto sul nostro benessere fisico e mentale , influenzando non solo la nostra salute, ma anche la capacità di concentrazione e la qualità del sonno. In altre parole, gli effetti benefici sulla qualità della vita dei cittadini sono molto ben visibili e concreti.
Promuovendo l’uso di veicoli più puliti e silenziosi, quindi, le zone a basse emissioni possono fare molto per migliorare la qualità della nostra vita e favorire una mobilità più sane e sostenibile.
Fonte: Clean Cities Campaign