I costi per l’autotrasporto tra carburante stanno lievitando rendendo la vita difficile agli operatori del settore. Non sono solo i costi, però, a complicare la situazione: mancano mezzi e soprattutto mancano autisti. Una carenza quest’ultima segnalata già da tempo. Eppure, la situazione continua a peggiorare.
Una tempesta perfetta, come è stata definita.
Ma chi paga di più le spese di questa situazione?
Ne ha parlato Massimo Marciani, Presidente FIT Consulting, a Omifurgone.it: “Il caro carburante e del gas in particolare sta colpendo in misura maggiore tutti quegli operatori che già si erano mossi verso la decarbonizzazione. Una situazione abbastanza comune è quella vissuta da padroncini o aziende che per motivi di opportunità sono state invitate dalla committenza ad acquistare veicoli a LNG e ora si trovano con costi triplicati e tariffe bloccate”.
Come porre quindi rimedio a questa situazione?
“In primis, serve ripensare la logistica e il suo costo nella filiera produttiva. Il comparto non può e non deve essere più considerato a se stante, ma deve essere inserito nel conto di sostenibilità di un’azienda, visto che la logistica non opera per se stessa, ma fa un servizio a soggetti terzi” ha concluso Marciani.