Come abbiamo raccontato in un recente articolo sull’utilizzo dell’Advanced Air Mobility per il trasporto di merci e persone, la città di Firenze è sempre più all’avanguardia in fatto di mobilità.
Considerando inoltre la crescente sperimentazione di auto e mezzi a guida autonoma, che secondo la società cinese Baidu, come abbiamo raccontato anche in questo approfondimento, sono in grado di ridurre traffico e incidenti stradali, non sorprende che in Italia sia proprio la città di Firenze ad aver presentato, alla fine del mese di maggio, un progetto di mobilità sostenibile con la prima applicazione di guida autonoma su una delle tre linee tranviarie della città, direzione Scandicci.
Il progetto europeo Elastic
Il primo tram a guida autonoma è stato realizzato da un consorzio pubblico-privato di aziende e atenei europei guidato da Thales Italia insieme a GEST e alla città Metropolitana di Firenze. Smart Mobility e ricerca sono stati infatti i principi inspiratori del progetto europeo Elastic (Extreme-ScaLe AnalyticS in Fog CompuTing ECosystems) coordinato da BSC (Barcelona Supercomputing Center) del Politecnico della Catalogna e finanziato dai fondi europei Horizon 2020.
La Commissione europea ha selezionato Thales Italia per curare lo sviluppo complessivo del progetto Elastic e coordinare gli altri 7 partner. Il contributo dell’azienda ha incluso la realizzazione di una nuova architettura software che grazie all’I.A. consente al tram di localizzarsi in modo autonomo. Un sistema di sensori applicati direttamente sul mezzo permette la rilevazione degli ostacoli lungo il percorso e allo stesso tempo consente di monitorare costantemente l’efficienza dell’infrastruttura.
Per quanto riguarda le tecnologie saranno sensori e laser scanner i principali strumenti che invieranno dati dei binari in real time della tramvia. Questo servirà per avere una maggiore sicurezza, una manutenzione più efficiente e un’analisi predittiva sui guasti delle rotaie. L’installazione di particolari laser scanner consentiranno infatti a GEST di monitorare lo stato di usura dei binari, in modo da migliorare sia l’organizzazione che la tempistica della manutenzione, evitando i costi e i disagi dovuti a eventuale fermo del mezzo. Inoltre, grazie all’interazione tra tram, pedoni, auto e bici, sarà possibile migliorare complessivamente la sicurezza della circolazione dei tram e rendere Firenze una città sempre più sicura grazie alle tecnologie digitali.
Il tram del futuro si fa green
Un occhio di riguardo anche al clima: sensori laser installati sui veicoli consentiranno infatti anche l’ottimizzazione dei consumi energetici con l’individuazione di una marcia “tipo” del tram con conseguente riduzione dell’inquinamento ambientale.
Fonte: TTS Italia