La guida autonoma sta ormai diventando realtà e anche i grandi produttori iniziano a coglierne le opportunità. EVE Autonomy, società del gruppo Yamaha che sta sperimentando la guida autonoma, per esempio, ha recentemente implementato, seppur in via sperimentale, un servizio di trasporto automatizzato in uno stabilimento Panasonic in Giappone che costruisce frigoriferi, distributori di bevande e altri tipi di dispositivi di refrigerazione.
“Diversi processi in fabbrica implicano il trasporto di parti attraverso più edifici mediante un gran numero di carrelli elevatori e camion con equipaggio” hanno spiegato da Yamaha. “Stiamo quindi cercando di sostituire i carrelli elevatori con un equipaggio di veicoli a guida autonoma, in grado anche di migliorare la sicurezza”.
La tecnologia autonoma, sebbene stia diventando più comune, è ancora relativamente giovane e, per Yamaha, lo è più di quanto non lo sia per alcune case automobilistiche, ad esempio, che hanno già dotato i modelli di serie della tecnologia di guida autonoma da un più di tempo.
Apprendere la tecnologia autonoma in un ambiente relativamente prevedibile come una fabbrica, dove ci sono meno veicoli esterni, le velocità sono più basse e i percorsi sono generalmente abbastanza ripetitivi rappresenta quindi sicuramente una grande opportunità per accelerare i tempi e sviluppare in modo relativamente sicuro una tecnologia autonoma.
Nulla esclude, inoltre, che le competenze apprese in ambito industriale possano in futuro essere implementate anche sui mezzi di trasporto, come le motociclette, rivoluzionando di fatto la mobilità.
Fonte: Visor Down