L’industria dell’eCommerce, complice anche la pandemia COVID-19, negli ultimi anni ha visto una crescita economica repentina e continua che, però, ha portato con sé anche enormi problemi nelle catene di fornitura urbane. In quest’ottica, l’Europa ha urgente bisogno di individuare e sviluppare nuove soluzioni di trasporto dell’ultimo miglio. Allo stesso tempo, con la rapida espansione del commercio elettronico, la questione della sostenibilità diventerà sempre più cruciale. L’ultimo miglio delle consegne del commercio elettronico è infatti la parte della consegna che produce le emissioni più elevate e l’aumento della domanda ne è la causa. È da queste premesse che nasce quindi il progetto URBANE (Upscaling Innovative Green Urban Logistics Solutions Through Multi-Actor Collaboration and Physical Internet (PI) – Inspired Last Mile Deliveries).
Gli obiettivi del progetto
Ridurre di almeno il 20% le emissioni di CO2 e del 30% il numero di furgoni circolanti nei centri città attraverso un approccio collaborativo ispirato al Physical Internet applicato alla distribuzione urbana delle merci e all’utilizzo di metodi di consegna innovativi, quali cargo bike e veicoli con unità modulari, in grado di rendere il trasbordo flessibile, veloce e sostenibile.
Sono questi gli obiettivi del progetto di 42 mesi cofinanziato dal nuovo programma Horizon Europe (HEU) con un budget di circa 9 milioni di euro e le cui ambizioni sono dunque in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, dell’Accordo di Parigi e del Green City Accord, verso la rapida adozione di soluzioni logistiche urbane a emissioni zero entro il 2030, ottenendo una maggiore efficienza del trasporto stradale e dei sistemi logistici.
Replicabilità e scalabilità sono quindi le parole chiave del modello volto a massimizzare la trasferibilità delle best practice innovative relative alle operazioni logistiche dell’ultimo miglio, fornendo al contempo un set di strumenti per diversi gruppi di stakeholder per progettare nuove soluzioni eco-compatibili.
Quattro i Lighthouse Living Labs (LLs) coinvolti e che saranno sostenuti in un percorso di transizione verso un trasporto dell’ultimo miglio efficace, resiliente, sicuro e sostenibile. Helsinki (FI), Bologna (IT), Valladolid (ES) e Salonicco (GR) dimostreranno quindi soluzioni innovative efficienti, replicabili e socialmente accettabili per la consegna dell’ultimo miglio (soluzioni della Wave 1).
L’apprendimento pratico a livello europeo sarà facilitato principalmente da una piattaforma di trasferibilità – Innovation Transferability Platform – che comprende strumenti di Digital Twin, Intelligenza Artificiale, modelli aperti di collaborazione tra gli attori della logistica urbana, Smart Contracts governati dalla tecnologia blockchain e un data-based radar che permette la valutazione dell’impatto, l’Impact Assessment Radar, che consentirà di adattare e replicare le soluzioni della Wave 1 in due Twin Living Lab a Barcellona e Karlsruhe (LL della Wave 2).
L’impegno di URBANE per l’upscaling è ulteriormente rafforzato dal coinvolgimento di sei early adopter – le cosiddette Follower Cities: Aarhus (DK), Anversa (NL), La Rochelle (FR), Mechelen (BE), Praga (CZ) e Ravenna (IT) – in studi di fattibilità per l’adozione delle innovazioni, stimolando così la creazione di nuove comunità Living Lab in tutta Europa.
Il ruolo di FIT Consulting
FIT Consulting ricopre un ruolo di primo piano nel progetto URBANE in qualità di Innovation Manager e Business model innovation provider.
In particolare, FIT Consulting coordina il gruppo di lavoro che sviluppa l’Innovation Transferability Platform – l’infrastruttura tecnologica per il transferability che comprende digital twin, agent based model, intelligenza artificiale e impact assessment radar – e abilita l’implementazione della seconda ondata di demo, sulla base anche di quanto sviluppato dalla prima ondata.
FIT Consulting avrà quindi un ruolo predominante anche nello sviluppo di modelli di business per le soluzioni testate nel progetto, conducendo l’analisi di mercato e sviluppando piano di commercializzazione e la traiettoria di crescita.
L’incontro di Atene
Il consorzio del Progetto, composto da circa 40 partner da 12 diversi paesi membri UE e coordinato da INLECOM, ha già dato il via ai lavori, con un incontro svoltosi lo scorso ottobre ad Atene, sul meraviglioso sfondo del Partenone.
Figura 2. Il gruppo di lavoro di Urbane riunito ad Atene
Per maggiori informazioni sul progetto si rimanda al comunicato stampa di lancio, pubblicato nell’ottobre 2022. Clicca qui.
Questo contributo è stato scritto da Marisa Meta
Project Manager [email protected]