Londra e Austin sono rispettivamente la città europea e la città statunitense più idonee a supportare le tecnologie emergenti e, dunque, ad affrontare un futuro da smart city. A decretarlo sono i risultati dello studio realizzato da ProptechOS e condotto sulle 100 città più popolose in Europa e negli Stati Uniti.
La società ha infatti esaminato undici indicatori in diverse categorie tra cui, infrastrutture tecnologiche e connettività, infrastrutture verdi e mercati del lavoro guidati dalla tecnologia. Questi includevano punti dati come velocità della banda larga, il numero di posti di lavoro tecnologici per 10.000 residenti e l’accesso ai punti di ricarica per veicoli elettrici. Ad ogni città è stato poi attribuito un punteggio complessivo in centesimi, oltre ad un punteggio per ognuna delle tre categorie.
Come prima città europea, Londra ottiene un punteggio particolarmente alto per la sua infrastruttura tecnologica e di connettività e per la sua infrastruttura verde. La capitale inglese ha infatti nove torri 5G installate, che è più di qualsiasi altra città nell’analisi. La sua velocità media della banda larga è di 82,7 Mbps, che è migliore di due terzi (65%) delle altre città nell’analisi. Amsterdam è arrivata seconda nella classifica europea seguita da Berlino, con Parigi e Lisbona che completano la top five (da cui restano quindi escluse le città italiane).
In generale, è un importante indicatore il fatto che le città europee hanno ottenuto punteggi inferiori rispetto alle loro controparti statunitensi. Solo due città europee figurano nella top 20 complessiva, vale a dire Londra al terzo posto e Amsterdam al sedicesimo.
Fonte: Smart Cities World