36 nuovi punti di rifornimento a idrogeno sparsi sul territorio nazionale entro il 2026. Nei giorni scorsi è stata pubblicata la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento pubblico dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che prevede la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento a idrogeno per sviluppare la Rete nazionale in 13 regioni italiane per un contributo totale di 103,5 milioni di euro finanziati grazie ai fondi del PNRR.
Dei fondi previsti, il 77%, pari a circa 79 milioni di euro, riguarderà le regioni del Nord Italia, in particolare Veneto (9 progetti per 27 milioni di euro), Trentino – Alto Adige (6 progetti, per 21 milioni), Lombardia (4 progetti) e Piemonte (5 progetti), per i restanti 16 milioni. Nel Centro Italia le regioni coinvolte saranno il Lazio con 2 progetti e la Toscana con 1 progetto. Nel Sud e nelle Isole le regioni interessate saranno la Puglia, la Calabria, l’Abruzzo e la Sardegna. La maggior parte dei progetti riguarderà quindi le zone maggiormente strategiche per i trasporti pesanti, come l’asse del Brennero, il corridoio est-ovest da Torino a Trieste e i corridoi europei Ten-T.
Per quanto riguarda le aziende coinvolte, i progetti approvati sono stati presentati da Autostrada del Brennero (4 progetti), Milano Serravalle (3 progetti), Snam 4 Mobility (8 progetti), Eni (3 progetti), Sapio (2 progetti), Green Factory (1 progetto), Sasa (2 progetti), Edison (3 progetti), Q8 Petroleum (3 progetti), Alperia Greenpower (1 porgetto), Gemmo – Simplifhy SB (1 progetto), Dilella Invest (1 progetto), Beyfin (1 progetto), Teca Gas (1 progetto), Sol (1 progetto) e, infine, Italgas (1 progetto).
Le 36 nuove stazioni di rifornimento a idrogeno che saranno realizzate entro il 2026 si andranno quindi ad aggiungere alle attuali due stazioni già presenti in Italia collocate a Bolzano e Mestre.
Soddisfazione per l’approvazione dei progetti è stata espressa anche dall’Associazione italiana idrogeno (H2IT) che rappresenta grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università che lavorano nel settore dell’idrogeno. “Siamo soddisfatti che il Governo abbia ascoltato le istanze del settore e abbia dato fiducia al suo potenziale di crescita – ha dichiarato Alberto Dossi, presidente di H2IT – Lo sviluppo di una rete di stazioni di rifornimento è essenziale per permettere all’idrogeno di dare un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del sistema italiano. Investire nell’infrastruttura è di importanza strategica perché abilita lo sviluppo della mobilità idrogeno e di tutta la sua supply chain, che sarà sinergica con i progetti di Hydrogen Valleys. In Europa si sta già puntando su questo vettore da anni, con alcuni Paesi pionieri, come la Germania, che rappresentano un modello d’avanguardia nell’innovazione e nella transizione energetica. Ora siamo sulla giusta strada per recuperare il divario con questi Paesi. La filiera è giovane ma altamente tecnologica, innovativa e da anni sta investendo sui progetti idrogeno e sullo sviluppo delle competenze e delle tecnologie, scommettendo nel futuro della mobilità a idrogeno in Italia”.