Il 70% degli italiani ha intenzione di acquistare un veicolo elettrico o ibrido, attestandosi così in seconda posizione dietro alla Cina – dove la percentuale raggiunge il 75% – e davanti a Norvegia (67%), Svezia e Giappone (64%).
A rivelarlo è l’ultimo EY Mobility Consumer Index 2023, studio annuale condotto da EY su 20 Paesi, inclusa l’Italia, con oltre 15 mila intervistati dal quale è emerso che il 55% di coloro che nel mondo intende comprare un veicolo ne acquisterà uno elettrico o ibrido.
Panorama italiano: nuovi comportamenti e abitudini di mobilità
Le abitudini del post Pandemia e in particolare lo smart working hanno avuto un forte impatto sulle abitudini di mobilità degli italiani. L’utilizzo dell’auto personale ha avuto infatti una crescita importante rispetto allo scorso anno registrando un +10%, mentre si assiste al continuo calo nell’uso dei mezzi di trasporto pubblici (dati significativamente più basso della media globale 29% contro 41%), così come delle opportunità offerte shared mobility e car sharing con rispettivamente un -10% e –6%. Anche la cosiddetta micromobilità (biciclette e monopattini) registra un -3% rispetto ai dati dell’anno scorso mentre sono in aumento del 5% l’utilizzo di mezzi a motore a due ruote (moto, motorini eccetera) per gli spostamenti per motivi di lavoro o studio.
Propensione all’acquisto di una nuova auto: il ruolo dell’elettrico
Guardando alla propensione all’acquisto di veicoli elettrificati (BEV, PHEV o HYBRID), in Italia si osserva nel 2023 un dato stabile rispetto all’anno precedente (70% contro 73% dell’anno scorso) delle intenzioni di acquisto di tali veicoli nei prossimi 24 mesi, ma la media continua a rimanere ben al di sopra di quella degli altri Paesi esaminati (55%) a esclusione solamente della Cina al 75%.
Perché gli italiani sono disposti ad acquistare un’auto elettrica
Tra i principali motivi dietro all’acquisto di veicoli BEV nel Paese, per la prima volta il fattore economico, ovvero l’aumento dei prezzi dei carburanti, è in testa per il 40% mentre le tematiche di sostenibilità ambientale si posizionando al secondo posto per il 38% assieme a quelle di incentivazione monetaria e sussidi. Nonostante queste percentuali che testimoniano una forte propensione all’acquisto dell’elettrico, i dati di mercato dal gennaio scorso evidenziano ancora un gap nella realtà di tali intenzioni (la quota di immatricolato BEV da gennaio 2023 a luglio 2023 è stata di appena il 3,9% circa).
I limiti allo sviluppo della mobilità elettrica
Tra le motivazioni che limitano l’adozione dell’elettrico rimane persistente il tema della percezione di un’infrastruttura di ricarica non adeguata alle proprie esigenze (40% dei rispondenti la indicano come fattore deterrente al passaggio verso l’elettrico). Il fattore costo d’acquisto della vettura è oggi infatti meno impattante nel passaggio al mondo 100% elettrico (42%) rispetto a due anni fa (si sfiorava il 60%) grazie ai sussidi all’acquisto previsti e al progressivo calo dei prezzi di acquisto, come terzo fattore indicato dai consumatori e il range di autonomia è comunque un punto critico ancora percepito dai clienti (30% circa).
Fonte: TTS Italia