In Italia la prima città ad essere diventata “città 30” è stata Bologna (ne avevamo parlato a giugno), sulla scia di quanto già accaduto in altre città europee tra cui Graz – in Austria -, Londra, Bruxelles, Parigi, Barcellona, Madrid, Helsinki, Valencia, Zurigo, Lille, Bilbao e Grenoble.
L’ultima ad essersi aggiunta a questa lunga lista è Amsterdam, dove a partire dallo scorso 8 dicembre è stato introdotto il limite massimo di velocità per le auto a 30 km/h, così da favorire una maggiore sicurezza stradale e una migliore qualità della vita per i suoi abitanti.
Una misura resa necessaria dal crescente affollamento della città. Dal 2000 Amsterdam ha infatti registrato un incremento di 189.000 residenti, arrivando a un totale di 921.402 abitanti e una densità di popolazione di 5277 cittadini per chilometro quadrato. Secondo alcune proiezioni, entro il 2050 si stima che potrebbero aggiungersi altre 250.000 persone. Da considerare anche il fatto che, rispetto al 2019, in Olanda circolano ora 470.000 auto in più. Con l’aumento della popolazione diventa quindi imperativo trovare nuovi modi per convivere.
Amsterdam è dunque la prima città dei Paesi Bassi a diminuire il limite di velocità su una scala così vasta, e cioè l’80% delle strade. Solo sulle vie principali sarà ancora permesso guidare a 50 km/k. Inoltre, sono sempre più diffuse le “fietsstraten”, piste ciclabili in cui le auto sono solo ospiti e i ciclisti hanno la priorità, senza contare il fatto che già molte strade del centro sono state chiuse al traffico automobilistico e trasformate in zone pedonali e ciclabili. E non è tutto: il governo locale sta infatti lavorando anche per modificare le corsie di traffico separando nettamente quelle dedicate al trasporto pubblico (dove il limite massimo di velocità rimarrà di 50 km/h), da quelle dedicate al traffico comune.
Fonte: TTS Italia