Servizio di supporto tecnico e specialistico per la predisposizione del bando e calcolo valore licenza taxi per l’assegnazione di nuove licenze da parte del Comune di Parma
Negli ultimi anni, il servizio taxi ha attraversato cambiamenti radicali, costretto a ridefinirsi sotto la spinta della digitalizzazione, delle normative, delle mutate necessità di mobilità, l’ingresso nel mercato di piattaforme come Uber e della crescente domanda.
In questo scenario, anche la città di Parma si trova oggi a riconsiderare il proprio sistema taxi, con l’obiettivo di ampliarne l’offerta e l’accessibilità. Da tempo, infatti, i cittadini segnalano la difficoltà nel reperire taxi: la domanda è in costante crescita, alimentata anche dai flussi sempre maggiori di turisti, studenti e lavoratori. Il dato delle presenze turistiche, ad esempio, e delle sue variazioni rappresenta uno dei dati significativi per valutare l’evoluzione dell’attrattività del territorio parmense e della conseguente richiesta di mobilità (domanda), insieme ovviamente al dato relativo alla popolazione residente all’interno del territorio comunale di Parma. Ad esempio, sulla base dei dati ufficiali ISTAT sul turismo (consolidati) per il 2023 risultano 397.325 arrivi e 741.704 presenze.
Il Comune di Parma ha scelto di intervenire con un nuovo bando per l’assegnazione di ulteriori licenze taxi, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità del servizio e rispondere in modo più adeguato alla domanda crescente. Attualmente la città dispone di 78 licenze, un numero che si è rivelato insufficiente a coprire le reali esigenze della popolazione residente e dei visitatori. Il nuovo bando prevede il rilascio di 12 licenze aggiuntive, di cui 3 destinate specificamente a veicoli attrezzati per il trasporto di persone con disabilità. Si tratta di un’iniziativa già tentata nel 2019, ma che allora non si era concretizzata: oggi, grazie a un’analisi più approfondita e a un quadro normativo aggiornato, si punta a realizzare un intervento efficace, potenziando concretamente il servizio e rafforzando al contempo l’attrattività e la capacità di accoglienza della città.
Obiettivi
Il Comune di Parma intende indire un concorso pubblico per l’assegnazione a titolo oneroso di 12 licenze per l’esercizio del trasporto pubblico non di linea “Taxi”, prevedendo di incrementare l’attuale dotazione, con l’assegnazione di licenze taxi ordinarie e licenze taxi vincolate all’utilizzo di veicoli appositamente allestiti per il trasporto di “Persone a Mobilità Ridotta” (PMR).
La sfida affrontata dall’Amministrazione è rappresentata dall’indisponibilità di dati (certificati dall’Agenzia delle Entrate) sul valore commerciale delle licenze a Parma, nonché dalla carenza di annunci pubblicati online per la compravendita di licenze a livello locale, informazioni necessarie per stabilire il costo delle nuove licenze da mettere a bando con cui poter garantire il necessario ristoro nei confronti degli attuali titolari di licenza.
Il contesto normativo e tecnologico di riferimento
La normativa di riferimento è costituita dalla Legge 15 gennaio 1992, n. 21 (Legge Quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea), che fornisce la disciplina quadro degli autoservizi pubblici non di linea, demandando a Regioni ed Enti locali la disciplina di dettaglio e quella inerente alla gestione del servizio. In base alla suddetta normativa, le Regioni individuano i criteri cui devono attenersi i Comuni nel redigere i regolamenti sull’esercizio degli autoservizi pubblici non di linea. I Comuni, con propri regolamenti, individuano: il numero e tipo di veicoli da adibire al servizio, le modalità per lo svolgimento di questo, i criteri per la determinazione delle tariffe, i requisiti e le condizioni per il rilascio della licenza.
Con il Decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale), il legislatore è intervenuto al fine di rafforzare la concorrenza nell’ambito del servizio taxi, in particolare per quanto riguarda l’accesso al mercato e la determinazione delle tariffe, assicurando nel contempo una maggiore efficienza del servizio e del livello qualitativo dello stesso.
Con Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni il legislatore è nuovamente intervenuto nel settore attraverso l’istituzione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), cui ha attribuito specifiche competenze in materia (art. 37 del D.L. n. 201/2011) con particolare riferimento al servizio taxi come disciplinato all’art. 37 comma 2 m.
Con Decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 (cd. “Asset Omnibus”), convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136, il legislatore ha ulteriormente innovato la disciplina normativa relativa alla licenze taxi, prevedendo che i Comuni capoluogo di regione, i comuni capoluogo sede di città metropolitane e i comuni sede di aeroporto, per soddisfare un incremento temporaneo della domanda del servizio di taxi, possano rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive, a carattere temporaneo o stagionale, in favore di chi sia già titolare di licenza, in misura non superiore al 20% delle licenze già rilasciate, mediante un concorso straordinario e previo pagamento di un contributo, con autovettura a basso livello di emissioni.
Il decreto-legge “Asset Omnibus” definisce una procedura semplificata di incremento delle licenze che dà la possibilità ai Comuni di trasmettere all’ART lo schema di bando con l’indicazione del contributo da versare e delle modalità con cui è stato calcolato. Oltre al requisito del pagamento del contributo, l’altra condizione obbligatoria per potersi aggiudicare le nuove licenze è rappresentata dal carattere strettamente ambientale dei taxi: veicoli a basso livello di emissioni ricompresi nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2.
In riferimento alle nuove tecnologie ed applicazioni utilizzate per un’efficace interazione domanda-offerta, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) suggerisce ai Comuni la promozione della stipula di apposite convenzioni con i gestori dei sistemi di intermediazione tra domanda e offerta (cooperative, app) al fine di ottenere periodicamente i dati necessari, disaggregati per fascia oraria e giorno della settimana, nel rispetto delle normative in materia di tutela della riservatezza dei dati personali, in forma anonimizzata e aggregata, e di tutela della riservatezza commerciale e industriale, con particolare riferimento alle richieste di servizio totali e inevase, ai tempi di attesa e al numero medio di corse effettuate per vettura taxi.
Questo potrà consentire alle Amministrazioni comunale di strutturare un sistema di monitoraggio periodico e sistematico dei dati di domanda e di offerta, inclusivo di nuove campagne di verifica presso gli stazionamenti e indagini presso gli utenti che consentirà, attraverso opportuni incroci tra dati di richiesta del servizio taxi e dati di offerta erogata, di disporre di elementi utili per migliorare ed affinare le valutazioni.
Con nota del 16 luglio 2020, indirizzata ad ANCI e alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nonché pubblicata sul sito web istituzionale dell’Autorità, l’ART è intervenuta sul tema dell’organizzazione del servizio taxi e, in particolare, sull’uso dei sistemi di connettività via web e sull’impiego delle nuove tecnologie per favorire l’intermediazione tra domanda e offerta di taxi rimarcando la necessità di:
- promuovere e verificare la rimozione di norme di legge regionali e/o norme di regolamenti comunali che in qualsiasi modo limitino la libertà dei titolari di licenza taxi di avvalersi dei vari servizi di interconnessione tra domanda e offerta eventualmente disponibili;
- promuovere lo sviluppo e la diffusione di sistemi innovativi e competitivi che consentano l’interconnessione tra utenti ed esercenti il servizio taxi con conseguente aumento dell’efficienza e della qualità del servizio offerto;
- vigilare, adottando le misure ritenute più opportune, affinché le società che gestiscono i servizi di interconnessione tra domanda e offerta non precludano a coloro che aderiscono a tali servizi di rivolgersi anche ad altri intermediari e di destinare una quota per l’esecuzione di corse intermediate da altre imprese.
Azioni svolte
Il Comune di Parma, ai sensi del Decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 (cd. “Asset Omnibus”), convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136, ha pianificato e realizzato le attività necessarie per la definizione dello schema di bando per il rilascio delle nuove licenze taxi con l’indicazione del contributo da versare e delle modalità con cui è lo stesso è stato calcolato, previa trasmissione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) dello schema di bando e della relazione sulla metodologia di calcolo del valore della licenza.
FIT Consulting ha supportato il Comune di Parma attraverso l’elaborazione della metodologia di calcolo del valore della licenza in conformità con le prescrizioni dell’ART attraverso l’analisi dei pareri formulati per la medesima procedura realizzata in altri Comuni, cercando di bilanciare opportunamente la necessità di evitare che l’importo fosse uguale al prezzo di mercato e che fosse altresì troppo elevato configurandosi come una “barriera all’accesso”, comportando una riduzione del numero dei potenziali candidati in sede di gara.
Parallelamente all’attività tecnica specialistica relativa alla predisposizione della documentazione da trasmettere all’ART ai fini dell’indizione del concorso pubblico per l’assegnazione a titolo oneroso delle 12 licenze taxi, il Comune di Parma ha previsto un’attività di ascolto e concertazione con le rappresentanze degli attuali titolari di licenze taxi ai fini della discussione del bando e della metodologia di calcolo valore licenza.
Risultati ottenuti
L’attività integrata tecnica specialistica e di concertazione con gli stakeholder locali ha consentito di ottenere uno schema di bando di gara per l’assegnazione delle nuove licenze taxi e la relazione sulla metodologia di calcolo del relativo valore economico per la successiva trasmissione all’ART che ha fornito parere preventivo.
Per la definizione del prezzo di vendita della licenza da parte del Comune di Parma, è stato inizialmente stimato il ricavo medio di una licenza taxi a Parma, partendo dai dati ufficiali a disposizione (tariffa media della corsa stimata dall’ART). L’analisi ha poi preso in considerazione l’incremento della domanda servita connesso all’aumento del numero di taxi previsto dal nuovo bando, che determina un valore della licenza che tende a diminuire per l’aumento del numero delle licenze in circolazione e per il minor ricavo che ogni licenza è in grado di “catturare”. La stima di perdita di ricavi per le licenze esistenti, con l’emissione delle nuove licenze, ha consentito di definire il valore economico da recuperare per i proprietari delle licenze di taxi attuali.
Il Comune di Parma ha integrato opportunamente le prescrizioni dell’ART nello schema di bando e nella definizione del valore economico finale stabilito per la presentazione delle candidature per le nuove licenze.
Ruolo svolto da FIT
FIT Consulting ha supportato il Comune di Parma attraverso l’espletamento delle attività tecniche specialistiche per la predisposizione dello schema di bando per l’assegnazione delle nuove licenze taxi, della relazione di calcolo del relativo valore economico e integrazioni richieste all’interno dell’istruttoria dell’ART.