La Mobility as a Service, cioè la mobilità intesa come Servizio, riveste un ruolo sempre più importante nel dibattito nazionale e internazionale sul futuro della mobilità.
La sigla MaaS descrive infatti un nuovo modo di spostarsi che mette al centro la possibilità per il cittadino di scegliere il mezzo di trasporto più idoneo in base al tragitto da compiere integrando diversi tipi di mobilità (auto, treno, autobus, tram, bicicletta, ecc.) e rientrando così a pieno nel paradigma della mobilità condivisa.
I servizi sono quindi operati attraverso piattaforme che permettono di programmare, prenotare e gestire un viaggio multimodale e anche effettuare il pagamento unificato dei servizi.
Il bando del MIMS
Lo scorso ottobre il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha lanciato un bando per i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane per il servizio innovativo “Mobility as a service for Italy” previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
All’interno dell’iniziativa saranno infatti impiegate piattaforme digitali di intermediazione che abiliteranno diverse funzionalità, quali informazione, programmazione e prenotazione di viaggi, pagamento unificato dei servizi, operazioni post-viaggio, capaci di rispondere in modo personalizzato a numerose esigenze di mobilità. La manifestazione di interesse è inoltre mirata alla condivisione dei dati di mobilità, al loro riutilizzo e all’interoperabilità dei sistemi di trasporto. In altre parole, un modello di Smart Mobility inclusivo, sostenibile, che libera i cittadini dal peso economico del “possesso” di una vettura e che favorisce lo sviluppo di una più capillare e diffusa economia digitale dei servizi.
Cosa ne pensano i Comuni
Secondo i risultati di una recente indagine condotta dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, più di 8 comuni su 10 (pari cioè all’85% dei Comuni presi in analisi) con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, considerano la Mobilità come Servizio rilevante o addirittura fondamentale.
L’emergenza sanitaria ha inoltre contribuito a rafforzare il livello di attenzione con cui i comuni guardano alla mobilità intelligente: per il 42% dei rispondenti lo scenario che stiamo vivendo ha reso ancor più prioritario il tema, mentre solo 1 comune su 10 lo ritiene meno “urgente” rispetto al passato.
La pandemia ha inoltre influito solo in minima parte sulla diffusione e sulle tempistiche di sviluppo delle iniziative per la Smart Mobility: 1 comune su 5 ha dovuto posticipare l’avvio di progetti già pianificati, mentre nel 51% dei casi c’è stato solo un lieve rallentamento. Anche gli investimenti dedicati a progetti di questo tipo non hanno subito forti ripercussioni: più di 1 comune su 2 afferma di non aver modificato i propri piani a riguardo, mentre nel 22% dei casi la pandemia ha generato forte incertezza nelle decisioni da prendere e solo nel 2% dei casi sono stati rivisti al ribasso gli investimenti programmati.
Il numero di comuni che ha avviato almeno un progetto Smart Mobility nel nostro Pese è in continuo aumento: dal 22% nel 2018, al 54% nel 2019, fino al 60% nel 2020. Le applicazioni oggi più diffuse sono legate principalmente alla mobilità elettrica (90%) e ai servizi di sharing (73%), seguiti dai progetti per la gestione del traffico (57%) e per l’efficientamento del trasporto pubblico locale (55%), spesso in grado di abilitare benefici tangibili per la comunità.
Le barriere allo sviluppo del MaaS
Nonostante la Smart Mobility sia percepita sempre di più come una necessità, la mancanza di risorse economiche e di competenze si confermano le principali barriere all’avvio dei progetti.
Più di 3 comuni su 5 (cioè il 68%), infatti, indicano la mancanza di risorse economiche come l’ostacolo principale, seguito dalla scarsa conoscenza (61%), riscontrata soprattutto nei piccoli centri urbani (72%).
Le Linee Guida per lo sviluppo dei sistemi MaaS
Lo scorso luglio TTS Italia ha pubblicato il Documento contenente 12 raccomandazioni in grado di garantire lo sviluppo e la diffusione dei sistemi di MaaS in Italia. FIT Consulting, come socio di TTS Italia, ha contribuito direttamente ai lavori del Working Group che hanno portato alla stesura delle Linee Guida per lo sviluppo dei servizi MaaS in Italia.
Leggi qui tutti i nostri approfondimenti dedicati al tema MaaS.