eCommerce: la supply chain è in grado di resistere alla “logistica del capriccio”? Risponde Massimo Marciani
La pandemia da Covid-19 ha accelerato il boom dell’eCommerce che nel 2020 ha coinvolto oltre 30 milioni di italiani raggiungendo i 30,6 miliardi di fatturato nel segmento B2C (Dati Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano).
Con l’aumento degli ordini online, però, cresce anche il numero dei resi della merce acquistata tramite il canale eCommerce e, di conseguenza, lo stress cui è sottoposta l’intera catena logistica. La domanda da porsi è dunque: la supply chain è in grado di resistere a questa enorme e aggiuntiva pressione legata alla cosiddetta “logistica del capriccio”?
Per Massimo Marciani, Presidente e fondatore di FIT Consulting, intervistato da tuttoTrasporti, “La catena logistica può sopravvivere a questo enorme aumento di richiesta, a patto che ci si organizzi meglio”. Come?
“Il passo in avanti per alleggerire la pressione sarà la costruzione di una rete di punti di consegna e di ritiro. Punti di prossimità che, posti vicino ai consumatori, possano concentrare i pacchi, in andata e in ritorno, in un numero molto inferiore di indirizzi rispetto a quello delle abitazioni private, permettendo agli operatori di resistere all’aumento dei flussi di merce”.