FLEXCURB, il progetto che rende le città più vivibili tramite un utilizzo più efficiente del curbside
Come cambiano le esigenze sull’utilizzo degli spazi urbani
Il curbside (spazio urbano su strada adiacente al marciapiede) management sta vivendo un profondo cambiamento. Decenni fa, la concorrenza per l’utilizzo del curbside si limitava ai parcheggi, alle fermate degli autobus e alle stazioni dei taxi. Oggi, i servizi e le modalità di trasporto emergenti stanno diventando sempre più importanti nella vita quotidiana delle persone. Ciò si spiega con i cambiamenti nella pianificazione e nelle politiche urbane, in particolare con lo spostamento verso città meno orientate all’uso dell’auto e con la promozione di una mobilità più attiva, condivisa e della micromobilità.
Attualmente lo spazio dedicato al curbside soffre di una comprensione frammentaria e incompleta da parte delle amministrazioni locali, che limita la possibilità di applicare una gestione olistica. Sebbene le amministrazioni abbiano spesso a disposizione i dati necessari per rispondere alle esigenze di mobilità in continua evoluzione, tali dati rimangono inutilizzati, oscurati da molteplici livelli di accesso di competenze tecniche, formati di dati non standardizzati e sistemi isolati. Al contrario, una moderna gestione del curbside richiede l’uso di processi standardizzati per raccogliere, archiviare e condividere i dati relativi alle regolamentazioni e all’occupazione del curbside stesso, nonché di interfacce intuitive che consentano ai decisori non tecnici di diverse discipline di dedurre lo stato e l’evoluzione di esso.
Inoltre, i fornitori di servizi logistici hanno difficoltà a trovare spazi di carico e scarico sicuri e legali nelle città. Con tempi stretti, clienti esigenti, congestione, carichi pesanti e poche zone di consegna, gli autisti che devono effettuare delle consegne tendono a parcheggiare in doppia fila nelle corsie di marcia, rendendo la situazione poco sicura per loro e per gli altri utenti della strada e contribuendo alla congestione e all’aumento delle emissioni.
Perché il progetto Flexcurb
Per affrontare questi problemi, EIT Urban Mobility ha investito nel progetto FlexCurb, una soluzione digitale che consente da una parte di aiutare le amministrazioni locali a visualizzare in maniera più efficiente ed immediata i dati critici relativi all’utilizzo del curbside (FlexCurb Planning Platform), dall’altra di aiutare gli operatori logistici a trovare zone di carico e scarico disponibili (FlexCurb Driver App).
Quattro città (Funchal in Portogallo, Leuven in Belgio, Strasburgo e Tolosa in Francia) sono state scelte per guidare la piattaforma FlexCurb, valutare i regolamenti esistenti sull’utilizzo del curbside e ad identificare gli squilibri nell’assegnazione degli spazi relativi a queste aree. Il processo ha aiutato le città a identificare i dati da raccogliere e capire come utilizzare quelli esistenti per rispondere a domande complesse sui modelli di utilizzo, sullo squilibrio nell’uso del curbside e sulle zone sottoutilizzate. Queste città hanno anche avviato un processo di coinvolgimento degli stakeholder per entrare meglio in contatto con l’industria logistica e fornire feedback per la Driver App. Ciò ha comportato sondaggi e visite guidate in cui i dipendenti comunali si sono seduti nei veicoli per le consegne con gli autisti della logistica durante i loro turni, prendendo nota dei principali ostacoli per un carico e uno scarico efficiente e sicuro nel loro comune.
Migliorare la logistica urbana per rendere le città più vivibili
FlexCURB si concentra quindi sul miglioramento della logistica urbana per rendere le città più vivibili, consentendo collaborazioni settoriali e adattando gli strumenti tecnologici per migliorare il modo in cui la logistica urbana è attualmente compresa, coordinata e regolamentata.
La soluzione proposta si è posta l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle aree di sosta per il carico/scarico delle merci includendo misure sia digitali che fisiche, e consentendo ai gestori della mobilità di evidenziare i modelli di distribuzione dei veicoli di consegna e di intraprendere azioni per una pianificazione urbana più sostenibile. L’analisi e l’evidenza dei dati sono serviti come supporto per incentivare un cambiamento nel comportamento dei diversi soggetti coinvolti nei processi logistici dell’ultimo miglio.
Per pensare a come le città dovrebbero immaginare le regole di utilizzo del curbside nel futuro, il primo passo è avere un buon grado di conoscenza dei livelli e dei modelli di utilizzo di queste aree, delle regole per il loro utilizzo e di come i diversi stakeholder interagiscono in quello spazio. In definitiva, FlexCurb si pone di supportare un numero crescente di città che stanno oggi riconoscendo il valore della codifica del curbside.
L’attenzione principale è stata quindi rivolta alla convalida della soluzione in ambienti “reali”, ovvero nelle città pilota menzionate precedentemente.
Gli strumenti utilizzati
1) Piattaforma di pianificazione dinamica del curbside: per digitalizzare le regole e la pianificazione per l’uso degli stalli di carico/scarico, ma anche per verificare l’attività di parcheggio in tempo reale e rivelare i modelli di utilizzo del curbside.
- Inventario delle aree di curbside pronte all’utilizzo da fornire ai pianificatoridelle città: rispondere rapidamente alle domande quotidiane sull’allocazione e l’utilizzo del curbside senza dover ricorrere a specialisti di mappatura o di dati.
- Migliorare la mobilità e l’efficienza logistica attraverso un migliore accesso al curbside: ridurre al minimo le frizioni tra usi concorrenti del curbside stesso. Dare priorità all’accesso al curbside per incentivare la mobilità e la logistica sostenibili.
- Digitalizzare e comunicare l’inventario delle aree di curbside: comunicare con i cittadini e le imprese utilizzando un formato di dati interoperabile e chiare metriche di performance.
- Individuare le migliori zone di carico/scarico: assistere la navigazione e l’accesso alle zone di carico/scarico più vicine e più convenienti.
- Ridurre al minimo le inefficienze logistiche e i conflitti sul curbside: prevenire la congestione e i ritardi nel trasporto delle merci riducendo i parcheggi illegali e doppi.
- Comunicazione e conformità alle norme con gli operatori logistici: consentire agli autisti di rispettare le complesse norme relative al curbside e alle zone di carico/scarico.
Il ruolo di FIT nel progetto
Nell’ambito del progetto Flexcurb, FIT Consulting (partner del progetto), ha collaborato attivamente alle seguenti attività:
Coinvolgimento della città e allestimento del Living Lab: caratterizzazione del contesto specifico e delle esigenze locali dei principali stakeholder coinvolti nella dimostrazione della soluzione, ovvero i decisori cittadini che si adoperano per il raggiungimento degli obiettivi strategici in materia di spazio pubblico e di logistica; creazione di nuovi contatti all’interno dell’amministrazione comunale per testare la Piattaforma di Pianificazione, instaurazione di collaborazioni con gli operatori logistici con il supporto dei funzionari comunali e arruolamento di autisti di prova per adottare e testare l’App Driver+; coinvolgimento delle aziende di logistica.
Contributo alla definizione del Product Plan: utilizzando le conoscenze raccolte sia dall’Implementation Framework iniziale, sia dall’esperienza di dimostrazione in ciascuno dei Living Lab coinvolti, FIT ha supportato la definizione della proposta di valore del prodotto, dei segmenti di clientela e dei casi d’uso, necessari per raggiungere la scalabilità del prodotto stesso. In questo modo, FIT ha contribuito fortemente al documento preparato per guidare la commercializzazione del prodotto FlexCurb e per definirne la strategia e il piano di lavoro per il lancio sul mercato.
Per maggiori informazioni sul progetto Flexcurb: https://www.eiturbanmobility.eu/projects/flexcurb/
Per ulteriori approfondimenti, puoi contattare l’autore di questo articolo: Paola Astegiano, Senior Project Manager FIT, [email protected]