Le città italiane si preparano al salto verso una mobilità più sostenibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sì, ma come?
Scopriamo di seguito come si stanno mobilitando le città di Milano, Roma, Firenze e Bologna.
Milano
La Giunta della città nelle scorse settimane ha approvato una delibera che autorizza la presentazione dell’istanza per l’accesso ai fondi del Piano da destinare successivamente ad ATM – Azienda Trasporti Milanesi spa – per il programma di rinnovo della flotta e delle relative infrastrutture di ricarica.
Si tratta dei 249 milioni di euro del PNRR destinati a Milano per acquistare, entro giugno del 2026, 350 nuovi autobus ad emissioni zero, con alimentazione elettrica o a idrogeno, adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture. Questi fondi permetteranno quindi ad ATM di arrivare al 2026 con un totale di 510 bus elettrici.
L’Azienda ha infatti già previsto di utilizzare 195 milioni di euro per l’acquisto di bus elettrici (che si aggiungono ai 160 già in servizio in dieci linee cittadine) e i restanti 54 milioni per le infrastrutture di ricarica.
Questi fondi consentiranno ad ATM di proseguire il piano “Full electric” che prevede il completo rinnovo entro il 2030 della flotta composta da 1.200 mezzi, rendendola completamente a impatto zero.
Roma
Come già anticipato anche qui, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e il Fondo nazionale complementare porteranno alla Capitale 8,2 miliardi di investimenti destinati alla mobilità e al turismo.
7,6 miliardi saranno destinati a mobilità, risorse idriche, casa e rigenerazione urbana mentre altri 500 milioni saranno destinati al progetto “Caput Mundi”.
In particolare, 2.041 milioni saranno destinati ad investimenti ferroviari e alta velocità, mentre 1.636 milioni andranno al trasporto rapido di massa e al rinnovo del parco autobus circolanti.
L’opera più importante sarà poi la linea C della metropolitana cui saranno destinati 1.6 miliardi di euro.
Firenze
I fondi del PNRR assegnati a Firenze dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sono oltre 48 milioni e saranno utilizzati per l’acquisto di nuovi bus elettrici per il trasporto pubblico locale.
Nel dettaglio, i fondi ammontano a 48.411.560 euro. Di questi 35 milioni destinati all’acquisto di almeno 18 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo obbligatorio di 68 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. I restanti 13.411.560 euro sono invece finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli (spese per la predisposizione degli allacciamenti alla rete di erogazione, luoghi di ricarica e dei relativi apparati e se necessario delle opere di adeguamento dei depositi). Inoltre, nel caso di concessione di ulteriori risorse provenienti da economie, l’Amministrazione ha chiesto 9,6 milioni di euro con cui acquistare 16 bus aggiuntivi (8 milioni) e intervenire sulle infrastrutture di ricarica (1,6 milioni) sempre entro il 30 giugno 2026.
Il MIMS ha dettato inoltre alcune caratteristiche di cui dovranno essere dotati i nuovi bus, tra cui le attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta, il conta-passaggeri, dispositivi per la localizzazione, la predisposizione per la validazione elettronica, la videosorveglianza e i dispositivi di protezione per i conducenti, sistemi di aerazione e climatizzazione dei veicoli, oltre che un cronoprogramma preciso per rispettare i tempi del PNRR (contratti delle forniture aggiudicate entro il 31 dicembre 2023 e il traguardo intermedio di una quantità minima di almeno 18 bus al 31 dicembre 2024).
Secondo le stime della Direzione Mobilità con questi fondi entreranno in servizio almeno 70 bus elettrici di 12 metri che andranno a sostituire almeno 58 veicoli diesel urbani di pari dimensioni ma con capienza maggiore. I primi ad essere rottamati saranno i mezzi più inquinanti, vale a dire Euro 3, ma con l’eventuale finanziamento aggiuntivo saranno sostituiti anche alcuni Euro 5. Una volta completato questo investimento, il servizio urbano sarà svolto, per quanto riguarda il parco mezzi di 12 metri, da bus Euro 5 di ultima generazione (20%), da bus Euro 6 (circa il 55%) e dai veicoli elettrici (circa il 25%).
Bologna
Anche la città di Bologna accelera la transizione verso l’elettrico e l’idrogeno del trasporto pubblico. Dopo il via libera della Giunta, il Comune ha infatti inviato al MIMS la richiesta di accedere ai finanziamenti già assegnati con decreto 530 del 23/12/2021: 90.165.087 euro di fondi PNRR che consentiranno l’acquisto di 127 bus a idrogeno, con relative stazioni ricarica. I primi 34 mezzi arriveranno entro dicembre 2024 e gli altri entro giugno 2026. Bus che saranno dedicati anche alle linee suburbane di collegamento tra capoluogo e Comuni limitrofi. La flotta dei mezzi a impatto zero arriverebbe così a 297 unità per un investimento complessivo di 225,51 milioni di euro.
Il Comune di Bologna ha inoltre presentato la richiesta per ulteriori 91,3 milioni per la fornitura di 58 ad idrogeno ed elettrici e relative infrastrutture. Con questi ulteriori mezzi la flotta a impatto zero del Trasporto pubblico a Bologna raggiungerebbe le 355 unità per il raggiungimento della decarbonizzazione entro il 2030.
Obiettivo che verrà perseguito grazie anche al potenziamento del Servizio Ferroviario Metropolitano e alla realizzazione del tram che sostituirà alcune linee esistenti di bus: 26 i mezzi che viaggeranno sulla linea Rossa e 14 sulla linea Verde. A questi si aggiungeranno ulteriori 2 veicoli tranviari grazie a 8 milioni di fondi Pon Metro, per un totale di 42 mezzi.
Fonte: Ferpress