Il Living Lab di Bologna al centro dell’evento dimostrativo organizzato il 12 dicembre nell’ambito del progetto europeo URBANE, che punta a rivoluzionare la logistica urbana
Giovedì 12 dicembre si è tenuto l’Open Innovation Day del Living Lab di Bologna, l’evento dimostrativo della soluzione di logistica sostenibile e collaborativa sviluppata all’interno del progetto URBANE (di cui FIT è partner).
L’incontro, che ha avuto luogo presso il microhub di via Calori, 17, è stato aperto dall’Assessora alla Mobilità del Comune di Bologna Valentina Orioli e moderato da Paola Cossu, CEO di FIT Consulting, Innovation Manager di URBANE e membro dell’ALICE Board of Directors. Nella prima parte dell’evento, è stato illustrato il progetto e il suo contributo alle politiche europee di decarbonizzazione; in seguito, ogni attore coinvolto nella sperimentazione ha spiegato il proprio ruolo e raccontato la propria esperienza. Nella seconda parte, gli operatori logistici hanno fornito ai partecipanti una dimostrazione del funzionamento dei locker e del procedimento di deposito e ritiro dei pacchi presso l’hub. Infine, è stato dato spazio ai partecipanti per portare il proprio contributo e punto di vista sulla soluzione sperimentata. L’interesse mostrato dai trasportatori ha reso l’evento anche un’occasione per avviare un dialogo su potenziali collaborazioni future.
Dall’iniziativa è emerso come il Living Lab di Bologna rappresenti una soluzione innovativa per il miglioramento della logistica dell’ultimo miglio, rendendola più collaborativa, efficiente e sostenibile. Infine, i microhub possono contribuire a incentivare la domanda per una rigenerazione delle aree commerciali naturali, stimolando l’interesse dei cittadini.
URBANE, finanziato dal programma Horizon Europe, sperimenta soluzioni tecnologiche, replicabili e scalabili, per ridurre del 20% le emissioni di CO2 e del 30% i furgoni in città, puntando su un approccio collaborativo ispirato al Physical Internet e metodi innovativi di consegna di ultimo miglio.
Il Lighthouse Living Lab di Bologna intende ridisegnare la logistica urbana, tramite un sistema innovativo basato su microhub automatizzati e agnostici (utilizzati da più operatori) per la distribuzione delle merci. I locker attualmente installati sono tre, posizionati in punti strategici in prossimità dei viali che circondano il centro storico: Via Calori, Porta San Mamolo e Via Berlinguer. Essi consentono il trasferimento delle merci da furgoni tradizionali a tricicli elettrici, che effettuano la consegna nella ZTL cittadina. Con l’attività pilota, il Comune di Bologna sta dando attuazione alle misure del Piano Urbano della Logistica Sostenibile (PULS) e implementa gli Spazi Logistici di Prossimità, valorizzando la condivisione dello spazio pubblico con un’azione innovativa di logistica collaborativa verso una rigenerazione urbana della città.
La sperimentazione coinvolge la Fondazione ITL, coordinatore del Living Lab, il Comune di Bologna, responsabile della pianificazione, progettazione e realizzazione dei servizi di mobilità e logistica urbana, GEL Proximity, orchestratore logistico che offre una tecnologia omnicanale per la gestione dei locker, e i trasportatori Due Torri S.p.A. e TYP. Partecipano inoltre come fornitori: Salerno Trasporti S.p.A., azienda specializzata nella logistica dell’ultimo miglio, Ricoh e WIB, che hanno fornito rispettivamente l’infrastruttura e il software per i locker.
L’azione pilota è realizzata in stretta collaborazione con altre città europee coinvolte nel progetto URBANE (Helsinki, Salonicco e Valladolid), ed è inoltre supportata dalla Città metropolitana di Bologna tramite il progetto MOVE21. Barcellona (Spagna) e Karlsruhe (Germania) partecipano invece come Twinning Living Lab, replicando e adattando al loro contesto le soluzioni dei Lighthouse Living Lab. Aarhus (Danimarca), Anversa (Belgio), La
Rochelle (Francia), Mechelen (Belgio), Praga (Repubblica Ceca) e Ravenna (Italia) sono le Follower Cities, che realizzeranno uno studio di fattibilità sulla base dei risultati e delle lezioni apprese dalle altre città.
Il Living Lab contribuisce a trasformare il sistema logistico di Bologna, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e della Missione europea «Città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030». Come evidenziato durante l’evento, ottimizzando le operazioni di consegna e riducendone l’impatto ambientale, URBANE comporta diversi vantaggi sia per gli operatori logistici, sia per i cittadini.
In primo luogo, l’utilizzo di veicoli elettrici contribuisce all’eliminazione delle emissioni derivanti dalla consegna dell’ultimo miglio, attualmente il tratto con l’impatto più negativo sull’ambiente. I microhub permettono inoltre di ridurre la congestione urbana, in quanto i veicoli che effettuano la consegna del primo miglio possono depositare i pacchi nei locker senza vincoli di orario, evitando i momenti di maggiore traffico. In secondo luogo, dividendo la consegna del primo e dell’ultimo miglio tra più operatori e diversi veicoli, il carico di lavoro degli autisti è alleggerito e i tempi vengono ottimizzati. Il consolidamento all’interno di aree di prossimità aumenta l’efficienza delle operazioni di consegna integrate tra più trasportatori e l’utilizzo di tecnologie avanzate, come la blockchain, permette la condivisione trasparente e sicura dei dati, riducendo i conflitti tra gli operatori. Infine, i tricicli possono muoversi più agilmente nelle vie del centro e sostare con maggiore facilità rispetto ai furgoni, rendendo il centro storico più vivibile per i residenti.
Per ulteriori dettagli sul progetto URBANE e sugli eventi futuri, contattare Alice Benini, Project Manager presso ITL.
Il ruolo di FIT nel progetto europeo URBANE
FIT, in qualità di Innovation Manager e Business Model Innovation Provider di URBANE, svolge un ruolo centrale nella progettazione e nell’implementazione delle soluzioni innovative testate all’interno del progetto. Tra le attività principali di FIT nell’ambito del progetto vi sono infatti:
- Coordinamento dello sviluppo dell’Innovation Transferability Platform (tecnologie come digital twin, agent-based modeling, AI e impact assessment radar);
- Abilitazione della seconda ondata di dimostrazioni, valorizzando i risultati della prima fase;
- Sviluppo di modelli di business e strategie di commercializzazione per le soluzioni implementate.
“La logistica urbana – ha evidenziato Paola Cossu, CEO FIT, durante l’evento tenutosi a Bologna il 12 dicembre scorso – ha un ruolo di primissimo piano: soluzioni come microhub automatizzati e interoperabili rappresentano un cambio di paradigma necessario per rendere le città più sostenibili, efficienti e vivibili. Questa giornata – ha concluso Cossu – è la testimonianza di un cambiamento profondo del modo in cui le città virtuose, come Bologna, diano dimostrazione di coraggio e volontà politica il cui impatto va oltre i confini ragionali, e nazionali. Nei nuovi modelli di città, la decarbonizzazione e la decongestione del traffico vengono affrontati con misure che valorizzano gli spazi pubblici e privati esistenti per ridurre i conflitti tra gli attori della mobilità. Progetti come URBANE offrono alle città strumenti avanzati per pianificare un futuro sostenibile, riducendo le inefficienze e valorizzando gli spazi urbani”.
Per maggiori informazioni su URBANE si invita a visitare il sito web di progetto.
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