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La Commissione europea pubblica una relazione sulle norme armonizzate per i dispositivi di mobilità personale

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La Commissione europea pubblica una relazione sulle norme armonizzate per i dispositivi di mobilità personale

Lo scorso novembre la Commissione europea ha pubblicato un nuovo rapporto intitolato “Studio sulla necessità di regole armonizzate per supportare la crescita della micro-mobilità e migliorare la sicurezza stradale per i dispositivi di mobilità personale”. Il documento rappresenta un passo importante per affrontare le sfide normative legate ai dispositivi di mobilità personale (Personal Mobility Devices – PMD) e per promuovere una regolamentazione uniforme in tutta l’Unione Europea.

Gli obiettivi dello Studio

Il rapporto, realizzato in collaborazione con il Transport Research Laboratory (TRL) e la fka GmbH, ha esplorato diversi aspetti legati alla regolamentazione dei PMD, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e facilitare l’accesso al mercato. Tra gli obiettivi principali dello studio troviamo:

  • Classificazione dei dispositivi di mobilità personale per identificare elementi di design comuni.
  • Analisi delle tendenze di mercato, al fine di individuare i dispositivi che trarrebbero maggiore beneficio da regole armonizzate.
  • Valutazione delle implicazioni sulla sicurezza, basata su dati di incidenti e altre fonti.
  • Esame dell’impatto della frammentazione normativa sullo sviluppo del mercato.
  • Proposta di opzioni normative per requisiti di sicurezza tecnica.

 

Lo studio ha coinvolto un’ampia gamma di stakeholder, una revisione delle normative nazionali e dell’UE e un’analisi approfondita dei dati sugli incidenti, garantendo una comprensione completa delle problematiche legate ai PMD.

Le opzioni normative proposte

Il rapporto propone quindi quattro possibili approcci per armonizzare le regole sui dispositivi di mobilità personale:

  1. Mantenere l’attuale quadro normativo, lasciando le regolamentazioni nelle mani dei singoli Stati membri.
  2. Modificare il Regolamento (UE) n. 168/2013 per includere i dispositivi di mobilità personale.
  3. Creare schemi di approvazione specifici per gruppi particolari di PMD.
  4. Sviluppare un quadro unico di approvazione universale per tutti i dispositivi di mobilità personale.

 

La soluzione raccomandata: un quadro unico e armonizzato

Secondo le conclusioni dello studio, la quarta opzione è quella che offre i maggiori benefici, limitando al contempo le interruzioni del mercato. Un quadro unico di regole armonizzate permetterebbe infatti di:

  • Facilitare l’accesso al mercato dei PMD nei vari Stati membri.
  • Promuovere la sicurezza stradale, riducendo i rischi legati all’uso di questi dispositivi.
  • Incentivare la sostenibilità ambientale, favorendo una transizione verso forme di mobilità più green.

Questo approccio mira a garantire che i dispositivi di mobilità personale rispettino standard tecnici uniformi e regole del traffico coerenti, agevolando una loro adozione sicura e diffusa in tutta Europa.

Verso un futuro sostenibile e sicuro

La necessità di regole armonizzate riflette il rapido sviluppo del mercato dei dispositivi di mobilità personale, che include monopattini elettrici, hoverboard e altri strumenti di micro-mobilità. Con la crescente popolarità di questi mezzi, è fondamentale affrontare le problematiche legate alla sicurezza e alla frammentazione normativa per garantire un uso responsabile e sostenibile.

La proposta della Commissione Europea rappresenta quindi un passo avanti cruciale verso una mobilità più inclusiva, sicura ed ecologica. Se adottato, il quadro unico regolamentare potrebbe non solo migliorare la sicurezza stradale, ma anche stimolare l’innovazione e la competitività nel settore della micro-mobilità in Europa.

Lo Studio completo è disponibile cliccando qui.

Fonte: EU Urban Mobility Observatory