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Le nuove professioni della mobilità sostenibile: opportunità e sfide per il futuro

Le nuove professioni della mobilità sostenibile

Le nuove professioni della mobilità sostenibile: opportunità e sfide per il futuro

La mobilità sostenibile e il turismo rappresentano un binomio sempre più strategico per la crescita economica e la tutela del nostro pianeta. Come evidenziato dai dati del White Paper 2025 di Repower, il settore sta generando nuove opportunità lavorative. Per inquadrare potenziale e crescita basta pensare che il Global Green Skills Report 2024 di LinkedIn evidenzia una crescita media annua della domanda di competenze green del 5,9% tra il 2021 e il 2024, con incrementi significativi in Paesi come il Regno Unito (+13%), l’Irlanda (+12,4%) e l’Arabia Saudita (+11,7%). Tuttavia, l’offerta non riesce a tenere il passo con la domanda, e senza investimenti mirati nella formazione, il divario tra richiesta e disponibilità di competenze “green-driven” potrebbe raggiungere il 18,7% entro il 2030 e il 101,5% entro il 2050.

Secondo il rapporto OCSE 2024, in Italia:

  • Il 19,5% della forza lavoro è già impiegato in settori green
  • Il 13,7% ricopre ruoli nuovi o emergenti nel campo della sostenibilità
  • Il 5,1% lavora ancora in settori ad alta intensità di emissioni

La transizione verso un modello energetico sostenibile sta ridefinendo il mercato del lavoro, generando una crescente richiesta di profili specializzati, tra cui tecnici del fotovoltaico ed esperti di mobilità sostenibile, fondamentali per supportare questa trasformazione.

Parallelamente, stanno emergendo nuove figure professionali essenziali per l’evoluzione delle infrastrutture e dei servizi legati alla mobilità sostenibile. Tra queste, il Mobility Manager, responsabile della progettazione di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti; gli installatori di colonnine di ricarica, ovvero tecnici specializzati nell’integrazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici con le reti esistenti, con particolare attenzione all’equilibrio fra sicurezza ed efficienza; e gli specialisti in infrastrutture per la mobilità elettrica, che lavorano allo sviluppo di reti di ricarica avanzate, ottimizzando il consumo energetico e riducendo i tempi di ricarica.

Essendo l’innovazione tecnologica non solo un supporto ma un fattore abilitante per la transizione ecologica, sono indispensabili data analysis di mobilità sostenibile, ovvero professionisti capaci di raccogliere e interpretare informazioni su flussi di traffico, emissioni e consumi energetici per ottimizzare sempre di più i trasporti. Nel panorama della mobilità intelligente, gli ingegneri per sistemi di guida autonoma stanno assumendo un ruolo centrale nello sviluppo di tecnologie avanzate per migliorare la sicurezza stradale; gli esperti di economia circolare stanno contribuendo alla gestione sostenibile dei materiali, occupandosi del riciclo di batterie e della progettazione di veicoli con un ciclo di vita più lungo e a basso impatto ambientale.

A livello strategico, emergono nuove figure come i manager per la transizione energetica nei trasporti, responsabili dell’implementazione di modelli operativi sostenibili, della gestione di investimenti in tecnologie verdi e della collaborazione con istituzioni pubbliche. Un ruolo chiave è anche quello dei consulenti per politiche di mobilità sostenibile, che supportano amministrazioni locali e nazionali nella creazione di normative basate su innovazione e alla sostenibilità.

La necessità di transizione verso una mobilità sostenibile sta creando nuove opportunità di lavoro. Tuttavia, senza veri e propri investimenti in formazione, infrastrutture e incentivi rischiamo un divario tra domanda e offerta di competenze green sempre più ampio: saremo davvero pronti a colmare questa sfida?