L’eCommerce, si sta, porta sé grandi vantaggi per i consumatori, ma anche grandi svantaggi sia per l’ambiente, considerato il sempre più elevato numero di consegne da effettuare nelle zone urbane, e non solo, e il forte impatto sull’intera supply chain.
Basti pensare che l’ultimo miglio è il tratto più inquinante di tutta la catena logistica contribuendo per un terzo al traffico totale delle città e tra il 20 e il 30% all’inquinamento dell’aria nelle aree urbane. Nel 2021, secondo gli ultimi dati presentati nella Relazione annuale Agcom, gli operatori attivi nei servizi di consegna dei pacchi hanno consegnato solo in Italia 961,3 milioni di pacchi, molti dei quali, presumibilmente, relativi agli acquisti online tramite eCommerce.
In questo scenario urge pensare a soluzioni e modelli alternativi in grado di garantire anche una maggiore sostenibilità.
La proposta della Spagna
Per questo motivo, in Spagna l’Associazione dei produttori e distributori (Aecoc) ha proposto la consegna delle merci in città di notte, quando il mondo dorme e il traffico è più fluido.
A Madrid e Barcellona, dove si stima che entro il 2025 la logistica urbana impatterà per il 47% sulla circolazione stradale, il Center for Sustainable Cities e la società Prologis hanno analizzato la distribuzione delle merci nelle città metropolitane, così da avanzare una proposta specifica per ciascuna di esse per ridurre l’impatto della logistica urbana, come riportato dal quotidiano spagnolo El Mundo. “È nata così la Logistic Intensity Areas (LIA), un sistema ad anelli con diversi livelli di intensità logistica che si sovrappongono alla città per consentire la sincronizzazione tra l’ambiente urbano e diversi modelli di ultimo miglio” ha spiegato il Presidente del Centro, Manuel Pérez Romero.
Una proposta che potrebbe segnare un cambiamento profondo nella mobilità urbana delle merci e nel peso che essa rappresenta sul traffico urbano e sull’inquinamento – acustico e dell’aria – nelle città.
Ad oggi le due città spagnole vantano già diverse restrizioni per ridurre gli accessi dei veicoli nei loro centri storici o in determinati orari della giornata, ma ciò si riflette con una maggiore concentrazione di traffico nelle ore di punta. La soluzione notturna potrebbe quindi rappresentare una reale svolta, nonostante ad oggi solo il 25% delle province spagnole possiede una specifica legislazione per le consegne di notte. La normalizzazione di tale legislazione, secondo l’Associazione dei produttori e distributori – Aecoc, comporterebbe quindi un efficientamento dei processi di consegna, oltre che una diminuzione delle emissioni e una riduzione dei chilometri percorsi dai veicoli che potrebbero circolare liberi dal problema del traffico cittadino.
Ma non basta. Per garantire i massimi livelli di efficienza e sostenibilità della logistica urbana l’Associazione propone infatti ulteriori misure, tra cui un accesso più flessibile alle aree urbane e alle aree di carico e scarico merci, un maggior numero di Locker e Punti di Ritiro, il ricorso a modalità di trasporto alternative e la creazione di piattaforme specifiche per l’ultimo miglio.
Fonte: Italia Oggi, 30 settembre 2022, “Logistica e ambiente, la Spagna pensa alle consegne notturne”.