Il paradigma MaaS (Mobility as a service), come abbiamo raccontato anche qui, riveste un ruolo sempre più importante nel dibattito nazionale e internazionale sul futuro della mobilità.
Un nuovo paradigma di mobilità
La sigla MaaS, infatti, descrive un nuovo modo di spostarsi che mette al centro la possibilità per il cittadino e mira a integrare più modalità di trasporto (es. e-bike, autobus, car sharing) attraverso piattaforme di intermediazione che forniscono agli utenti finali una varietà di servizi che vanno dalla pianificazione del viaggio alla prenotazione e ai pagamenti.
Questi servizi digitali sono pensati in modo da facilitare l’accesso alle modalità di trasporto anche per le fasce più deboli della popolazione, nel contesto dei sistemi di trasporto già presenti all’interno della città, a favore di una maggiore accessibilità, multimodalità e sostenibilità degli spostamenti.
Il MaaS, inoltre, rientra nell’investimento 1.4.6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nella cui attuazione sono impegnati il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS).
Il Bando
Recentemente, proprio il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale (Mitd) ha pubblicato l’avviso per individuare i tre progetti pilota, da realizzare in altrettante città metropolitane (di cui una al Sud Italia), per sperimentare il MaaS nel nostro Paese.
Fino al 10 gennaio 2022 possono presentare proposte progettuali le 13 città metropolitane che sono state ammesse a seguito della manifestazione di interesse che si è conclusa il 29 ottobre scorso. Si tratta delle città di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.
Le tre città “leader” che saranno individuate con l’Avviso dovranno essere anche le capofila nell’adozione del servizio nazionale di “Data Sharing and Service Repository Facilities (DS&SRF)”. Una delle tre città metropolitane selezionate, inoltre, servirà come laboratorio di sperimentazione (Living Lab – “Cooperative, connected and automated mobility”) per testare soluzioni innovative di trasporto locale.
L’Avviso punta anche a erogare una misura di sostegno finanziario agli operatori di trasporto locale per digitalizzare i propri sistemi e servizi (ad esempio la biglietteria elettronica), favorendo così l’integrazione con il Data Sharing and Repository Facilities (DS&SRF).
Maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande sono disponibili qui.
Il ruolo di FIT Consulting nella promozione del paradigma di MaaS
Già nel 2019 FIT Consulting aveva partecipato al progetto IMOVE, uno dei primi progetti di ricerca sul MaaS finanziati dalla Commissione Europea, nel quale sono state sviluppate soluzioni tecnologiche e organizzative per implementare offerte innovative di mobilità che aggregano diversi servizi di trasporto in un unico abbonamento. FIT Consulting si era occupata in particolare di curare la valutazione dei risultati conseguiti nelle varie città dove sono state sperimentate le soluzioni MaaS e il trasferimento di queste innovazioni ad altre città.
FIT Consulting è inoltre partner del progetto IP4MAAS che mira a promuovere l’adozione degli schemi Mobility as a Service analizzando e testando le tecnologie sviluppate nell’ambito del Programma di innovazione 4 (IP4) di Shift2Rail.
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