Dopo l’arrivo del primo tram a guida autonoma, l’annuncio dell’arrivo dei droni per il trasporto passeggeri e il lancio dell’iniziativa TPL+ per promuovere l’uso del Trasporto pubblico locale tra i più giovani, nella città di Firenze sono in arrivo anche i primi bus elettrici per il Trasporto pubblico locale.
La Giunta comunale, lo scorso ottobre, ha infatti approvato il progetto definitivo dell’impianto di ricarica per i bus elettrici che prevede di spendere i fondi del Recovery Plan per il TPL, come sottolineato anche dal sindaco Nario Nardella.
Il pacchetto – di 48 milioni di euro in totale – consentirà la realizzazione della nuova stazione di ricarica e dell’acquisto di 70 mezzi elettrici (in arrivo entro giugno 2026) che potenzieranno la rete di trasporto pubblico sia nel centro città che nelle aree più periferiche. In particolare, dei 48 milioni provenienti dal PNRR e assegnati a Firenze, 13.411.560 euro saranno utilizzati per la realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli; mentre il resto dei fondi sarà destinato all’acquisto dei nuovi mezzi elettrici che contribuiranno ad apportare un significativo beneficio anche in termini ambientali. In termini di emissioni di CO2, la riduzione annua stimata è pari a 3.700 tonnellate di CO2; 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 di PM10.
La nuova stazione di ricarica sarà dunque realizzata in un’area scelta sulla base di specifici requisiti, così da aumentare l’efficienza nella gestione del futuro parco elettrico. In particolare, si è valuterà che la zona sia dotata di infrastrutture di distribuzione dell’energia elettrica in grado di assicurare i livelli elevati di potenza necessari per l’alimentazione del sito; la presenza di infrastrutture viarie in grado di assicurare un collegamento rapido ed efficiente con la rete principale della viabilità urbana interessata dal servizio di trasporto pubblico; una distanza non elevata dai centri di manutenzione esistenti in modo da ottimizzare le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei nuovi mezzi; un’ampiezza sufficiente a ospitare i veicoli previsti, stimabile in circa 8mila metri quadrati).
Inoltre, per consentire la ricarica dei mezzi, saranno realizzate delle apposite aree di sosta, la cabina elettrica di trasformazione, gli impianti di ricarica per un totale di 52 mezzi, i locali a servizio del personale di guida e di custodia e tutto quanto necessario a garantire l’ottimale funzionalità dell’infrastruttura su progetto a cura di Autolinee Toscane.
Per quanto riguarda invece la scelta della tipologia di alimentazione, si è optato per la tecnologia over-night, ovvero la ricarica lenta notturna. In questo modo sarà possibile avere a disposizione veicoli con autonomia maggiore senza la necessità di realizzare svariati punti di ricarica lungo i percorsi delle linee urbane.
Fonte: TTS Italia