Come abbiamo raccontato in un recente approfondimento dedicato alla mobilità elettrica, sempre più italiani sono propensi all’acquisto di auto elettriche entro l’anno.
Ed è proprio su questa scia che la Giunta di Roma Capitale ha recentemente approvato una delibera con il nuovo regolamento per l’installazione e la gestione delle colonnine elettriche per gli autoveicoli.
Le novità
Tante le novità previste, c’è anche una pianificazione più attenta e una programmazione periodica degli impianti di ricarica che consentirà di coprire tutto il territorio di Roma in un’ottica di massima distribuzione capillare e proporzionata delle colonnine in tutti i municipi, concordandone il posizionamento anche con la sovrintendenza nelle zone centrali e di maggior pregio della città.
Sarà inoltre lanciato un concorso internazionale per scegliere il design di una colonnina brandizzata col marchio “Roma”, chiamando a raccolta i migliori designer internazionali.
Inoltre, sarà introdotta la procedura competitiva che sceglierà gli operatori sulla base della qualità tecnica del prodotto e dei servizi tecnici e informatici che offre; verrà garantita l’interoperabilità tra gli operatori, in modo da facilitare per il cittadino le operazioni di ricarica anche presso colonnine di operatore diverso rispetto al proprio; saranno posizionati nei nuovi stalli sensori in grado di rilevare soste abusive negli stalli per la ricarica; al fine di disincentivare l’utilizzo degli stalli di ricarica come parcheggi di mera sosta anche per chi deve ricaricare il mezzo, verranno applicate tariffe speciali – come previsto dal Codice della Strada – per chi lascia l’auto parcheggiata sugli stalli dopo un’ora dal termine della ricarica; saranno sostituite tutte le vecchie colonnine e le vecchie prese di corrente per ammodernare le capacità e la velocità della ricarica alle moderne tecnologie. Infine, le colonnine saranno inserite nel sistema MaaS (Mobility as a service) di Roma Capitale.
Un piano certamente sfidante, ma che mira ad aumentare il numero di colonnine presenti in città, considerando che l’infrastruttura di ricarica è ancora limitata in tutta Europa, così come abbiamo raccontato in un precedente approfondimento dedicato all’allarme lanciato da ACEA.
Fonte: TTS Italia