Cosa ne pensano i Comuni della mobilità sostenibile?
La risposta arriva dal sondaggio condotto da Motus-E e Class Onlus nell’ambito di E-Mob i cui risultati sono stati presentati nel report “Azioni e iniziative dei Comuni a favore della mobilità sostenibile”.
In particolare, la survey alla quale hanno preso parte cento comuni con più di 20 mila abitanti pari a circa il 20% del totale dei comuni italiani, ha affrontato i temi delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e Low Emission Zone (LEZ, di cui abbiamo parlato anche qui); le iniziative specifiche per favorire il transito di veicoli a zero emissioni adibiti al trasporto delle merci, l’utilizzo di veicoli elettrici per flotte comunali e la predisposizione di infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico per i veicoli elettrici.
I risultati del sondaggio
- Creare una strategia unitaria per la mobilità sostenibile
I risultati emersi hanno evidenziatouna carenza di strategia e di pianificazione sistemica all’interno dei Comuni stessi nelle attività volte a favorire la mobilità sostenibile, la cui iniziativa più frequente è risultata la creazione di piste ciclopedonali in ambito urbano ed extraurbano.
Abbiamo parlato più volte degli investimenti delle diverse città italiane relativi alla mobilità ciclabile. Leggi qui tutti gli approfondimenti sul tema.
È emersa inoltre la necessità di una strategia unitaria sui temi riguardanti la mobilità sostenibile ed in tal senso appare importante, secondo il report, aggiornare le Linee Guida dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile.
- Aumentare l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici
Nel report si evidenzia poi la necessità di rinforzare la presenza di infrastrutture di ricarica pubbliche per far fronte all’aumento di veicoli elettrici.
Proprio in tal senso, abbiamo recentemente parlato dell’allarme lanciato da ACEA relativo alla necessità di incrementare le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici in tutta l’Unione Europa. In Italia, infatti,i punti di ricarica sono ad oggi solo 23mila, ma l’obiettivo è quello di raggiungere quota 100mila entro il 2030. Secondo l’Associazione europea dei produttori di automobili sarebbero necessarie in tutta Europa oltre 14mila nuove colonnine alla settimana, dal momento che le ultime stime di McKinsey parlano di un gap di oltre 6,8 milioni di punti di ricarica pubblici.
- Rispettare gli obiettivi minimi relativi alle percentuali dei veicoli puliti
La ricerca, inoltre, ricorda il rispetto della «Direttiva Veicoli Puliti» e sottolinea la necessità di incrementare il numero di veicoli puliti utilizzati nei servizi di pubblica utilità. Le amministrazioni che rinnovano il parco veicolare sono tenute a rispettare gli obiettivi minimi relativi alle percentuali dei veicoli puliti leggeri e pesanti che, per quanto riguarda l’Italia, sono pari a:
- 38,5% al 2030 di veicoli leggeri puliti;
- 10% al 2025 e 15% al 2030 di veicoli pesanti puliti-autocarri;
- 45% al 2025 e 65% al 2030 di veicoli pesanti puliti-autobus.
- Investire sull’elettrificazione del trasporto merci
Per quanto riguarda invece il trasporto merci, il sondaggio ha evidenziato la necessità di investire ulteriormente sull’elettrificazione del trasporto in particolar modo nel cosiddetto “ultimo miglio logistico”, cioè l’ultima fase della catena logistica che si conclude con la consegna del bene al cliente finale. Questo tratto, infatti, risulta essere di cruciale importanza per abbattere le emissioni, soprattutto a seguito del boom che ha vissuto l’eCommerce negli ultimi anni e in particolare durante e dopo la pandemia. Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, infatti, nel 2021 gli acquisti online hanno raggiunto il valore di 39,4 miliardi di euro (il 21% in più rispetto al 2020).Gli Enti Locali, tuttavia, hanno necessità di essere supportati nelle attività di pianificazione, acquisto e posa in opera delle infrastrutture, la cui diffusione comporterebbe un maggiore utilizzo dei mezzi elettrici adibiti al trasporto delle merci in ambito urbano.
Il report integrale è consultabile qui.
Fonte: Il Sud 24