Buone notizie al rientro dalle vacanze estive per la mobilità ciclistica, tema che negli ultimi anni ha acquisito sempre maggiore peso nel dibattito pubblico. Lo scorso 3 agosto la Conferenza Unificata ha infatti dato via libera al Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024, strumento che mira a portare l’Italia in linea con i Paesi europei che hanno già adottato questo modello e a realizzare un “Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica” (Snmc) per rendere tale modalità una componente fondamentale del sistema di mobilità sostenibile, con caratteristiche di accessibilità, impatto ambientale positivo e basso costo economico.
Il Piano Generale per la Mobilità Ciclistica predisposto dal Mims contiene infatti una programmazione a lungo termine per il miglioramento ed il potenziamento della rete di mobilità ciclistica urbana ed interurbana e delinea le ipotesi di intervento in ambito urbano, metropolitano ed extraurbano, per il cui sviluppo sono già stati stanziati dei fondi tramite il PNRR.
Il Piano prevede dunque un finanziamento – già assegnato – pari a 943 milioni di euro, su un valore complessivo di 1,2 miliardi ed illustra gli interventi in ambito urbano, metropolitano ed extraurbano (provinciale o intercomunale, regionale, nazionale ed europeo) per il cui sviluppo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) destina 600 milioni di euro. Aumento della sicurezza dei ciclisti, miglioramento della segnaletica, creazione di uno spazio condiviso tra i diversi utenti della strada sono i capisaldi del Piano, insieme alla creazione di percorsi ciclabili nei centri urbani e a livello extraurbano anche per promuovere lo sviluppo turistico dei territori. In particolare, per le ciclovie turistiche il Pnrr prevede 400 milioni di investimenti negli anni 2022-2026 per realizzare almeno 1.235 di chilometri aggiuntivi ed effettuare opere di manutenzione straordinaria sulla rete esistente. Per le ciclovie urbane il Pnrr stanzia 200 milioni di euro per la realizzazione, entro giugno 2026, di 565 chilometri di percorso in ambito urbano e per rafforzare i collegamenti tra le stazioni ferroviarie e le università.
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Fonte: MIMS