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Piani Urbani della Mobilità Sostenibile: cosa sono e a che punto è l’Italia

DEFINIZIONE

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) “è un piano strategico volto a soddisfare la domanda di mobilità delle persone e delle merci in ambito urbano e periurbano per migliorare la qualità della vita. Prende spunto dalle pratiche di pianificazione esistenti tenendo in debito conto i principi di integrazione, partecipazione e valutazione” – Nuove linee guida ELTIS della Commissione Europea.

COME SONO NATI

La nascita dei PUMS può ricondursi al 2013 quando la Commissione Europea adotta il Pacchetto sulla mobilità urbana che attribuisce agli attori e agli enti locali la principale responsabilità per l’adozione di misure volte a perseguire una mobilità urbana più sostenibile, nonché piani di trasporto che possano sostenere la loro efficace attuazione. È in questo contesto che la Commissione ha introdotto per la prima volta il concetto di piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS) rendendo le città responsabili della loro adozione.

PRINCIPI / VANTAGGI / OBIETTIVI

Obiettivo dei PUMS è quello di creare città più sostenibili, migliorando la qualità della vita dei cittadini e generando molteplici benefici in termini economici, climatici e ambientali, oltre che migliorare l’accessibilità dei trasporti. Come? Attraverso un utilizzo più efficace delle risorse a disposizione, creando sinergie tra diversi settori, facilitando l’accesso a fondi e finanziamenti e, infine, conquistando il sostegno pubblico.

I principi che sottendono alla realizzazione dei PUMS sono:

  1. Pianificare la mobilità sostenibile nell’area urbana
  2. Cooperare superando i confini istituzionali
  3. Coinvolgere i cittadini e i soggetti interessati
  4. Valutare l’efficienza attuale e futura
  5. Definire una visione a lungo termine e un piano di attuazione chiaro
  6. Considerare tutti i modi di trasporto in una visione integrata
  7. Organizzare il monitoraggio e la valutazione dei Piani
  8. Garantire la qualità

STATO DELL’ARTE IN ITALIA

Secondo l’analisi dei PUMS inserita nel Rapporto MobilitAria 2021, redatto da Kyoto Club e CNR-Istituto sull’Inquinamento Atmosferico, sono 43 i comuni italiani aventi un PUMS approvato al 31 gennaio 2021; di questi, 22 sono capoluoghi di Provincia. Dal Rapporto emerge inoltre come le città di medie dimensioni abbiano intensificato gli sforzi per la pianificazione di una mobilità sostenibile per far fronte ai problemi relativi ai servizi, all’accessibilità e alla sostenibilità.  Tra i principali obiettivi dei PUMS italiani troviamo la volontà di ridurre il traffico motorizzato privato favorendo l’uso della bicicletta e della mobilità attiva, il potenziamento del trasporto pubblico locale, la riduzione delle emissioni di CO2 e, infine, degli inquinanti PM10 e NOx.

LA MARGINALITÀ DELLA LOGISTICA URBANA DELLE MERCI TRA LE STRATEGIE DEL PUMS

I cambiamenti nel comportamento dei consumatori, i nuovi servizi di e-commerce, le consegne istantanee e la pandemia COVID-19, insieme ai tradizionali movimenti delle merci, stanno causando un aumento delle consegne dell’ultimo miglio e una forte pressione sugli ambienti urbani (20% del traffico urbano e 30% delle emissioni in ambito urbano sono generate dalla logistica; in un contesto in cui lo studio FM Logistics prevede una crescita annuale del mercato dell’8%/anno fino al 2030).

Ciò nonostante, l’attenzione dei PUMS rispetto alla logistica urbana rimane ancora marginale.

Infatti, solo l’8% dei PUMS analizzati in Italia (46 su 560 in termini assoluti) prevedono la logistica tra le strategie (Fonte: “Lo stato dei PUMS in Italia”, Est motus in rebus 2019), nonostante nel Libro Bianco dei Trasporti (2011) la Commissione Europea abbia fissato come obiettivo il raggiungimento di una City Logistics libera da emissioni di CO2 entro il 2030, come ricordato anche nel recente webinar del progetto Logistica Smart organizzato da CNR-IIA e Albo dell’Autotrasporto.

FIT Consulting ha lavorato all’analisi dello stato dell’arte, all’individuazione di criticità e alla definizione di pacchetti di misure volte a rendere più efficiente e sostenibile il settore che – ricordiamo – è essenziale per garantire la vitalità delle nostre città e indispensabile per la floridità del tessuto economico urbano.

Al momento FIT ha all’attivo 2 PUMS approvati (Livorno e Trieste), uno adottato (Verona, in fase di approvazione) e uno in fase di redazione (Città Metropolitana di Cagliari) più due studi di approfondimento/fattibilità sulle misure di logistica dell’ultimo miglio incluse nel PUMS di Modena e Bergamo.

Per maggiori informazioni sui PUMS, contattare [email protected]