La rete transeuropea dei trasporti sarà più sostenibile, resiliente e interconnessa. Questo il risultato dell’accordo provvisorio raggiunto lo scorso 19 dicembre 2023 tra negoziatori del Parlamento europeo e Consiglio europeo che prevede un nuovo Regolamento relativo proprio all’efficientamento della rete transeuropea dei trasporti. L’obiettivo finale, neanche a dirlo, è favorire e incentivare l’uso di forme di trasporto più sostenibili e migliorare la multimodalità, costruendo quindi una rete dei trasporti affidabile, continua e di alta qualità che garantisca una connettività sostenibile in tutta Europa senza interruzioni fisiche, strozzature e collegamenti mancanti. Per raggiungere l’obiettivo, entro il 2030 dovrà quindi essere completata la rete centrale, mentre la rete centrale estesa vedrà il suo completamento definitivo non prima del 2040. Entro il 2050 si punta invece a concludere la rete globale.
Ma non è tutto. Per sveltire le procedure e garantire che la pianificazione delle infrastrutture risponda a reali esigenze operative, integrando ferrovia, strada e vie navigabili, il nuovo Regolamento crea inoltre nove corridoi di trasporto europei, che assumono la massima importanza strategica per lo sviluppo di flussi di trasporto merci e passeggeri sostenibili e multimodali in Europa.
Il nuovo Regolamento non poteva poi tralasciare anche il tema delle aree di posteggio sicure e protette per gli autotrasportatori (e non solo). Lungo l’intera rete stradale centrale e in quella estesa della TEN-T dovrà quindi essere presente un’area di sosta che risponda a queste specifiche caratteristiche ogni 150 chilometri, almeno.
Inoltre, altra novità interessante riguarda i piani di mobilità urbana sostenibile (PUMS) per promuovere la mobilità a zero e a basse emissioni. Entro il 2027 tutte le 424 grandi città situate lungo la rete TEN-T dovranno quindi sviluppare un piano che comprenda obiettivi, traguardi e indicatori alla base delle prestazioni attuali e future del sistema di trasporto urbano. Inoltre, i colegislatori hanno mantenuto l’obbligo di disporre di almeno un terminale merci multimodale per nodo urbano entro il 31 dicembre 2040, se economicamente sostenibile.
In seguito all’accordo provvisorio raggiunto lo scorso dicembre, i lavori sul Regolamento riveduto proseguiranno a livello tecnico. Una volta conclusi, la presidenza intende trasmettere il testo ai rappresentanti degli Stati membri (Coreper) per approvazione. L’atto legislativo dovrà quindi essere sottoposto a una meticolosa messa a punto da parte dei giuristi-linguisti prima di essere formalmente adottato dai colegislatori ed entrare in vigore.
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata del Consiglio europeo: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/12/18/trans-european-transport-network-ten-t-council-and-parliament-strike-a-deal-to-ensure-sustainable-connectivity-in-europe/
Fonte: Uomini e Trasporti