L’abbiamo scritto più volte: il 2030 è più vicino di quanto non sembri e per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e garantire quindi una maggiore sostenibilità del comparto serve correre.
Per questo motivo e per incentivare le imprese di autotrasporto a rinnovare il parco mezzi con l’acquisto di nuovi mezzi più ecologici e tecnologicamente avanzati, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha recentemente firmato due decreti che prevedono complessivamente 100 milioni di euro per agevolare l’acquisto di mezzi più tecnologici e green in un’ottica di maggiore sostenibilità e sicurezza dell’autotrasporto.
“Dopo gli incentivi previsti per l’eliminazione degli autobus più inquinanti (ne abbiamo parlato qui) – ha spiegato il ministro Giovannini – l’introduzione degli incentivi destinati alle aziende di autotrasporto conferma l’impegno del governo verso una trasformazione in senso ecologico dell’intero sistema della mobilità e della logistica. L’autotrasporto è di fondamentale importanza per il funzionamento del sistema economico ed è chiamato, come altri settori, a contribuire in modo significativo alla transizione ecologica e all’aumento della sicurezza stradale. Il parco veicolare esistente ha un’elevata età media e mi auguro che le aziende di autotrasporto colgano questa opportunità per contribuire al rinnovamento dei mezzi in linea con le politiche della Ue volte alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti”.
I fondi a disposizione
Il decreto per gli investimenti ad alta sostenibilità mette a disposizione delle imprese di autotrasporto 50 milioni tra il 2021 e il 2026 da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici e di ultima generazione, in particolare ibridi (diesel/elettrico), elettrici e a carburanti di ultima generazione (CNG, LNG). Gli incentivi – che dipendono dalla tipologia e dalla massa complessiva del veicolo – vanno da un minimo di 4.000 euro per quelli ibridi di massa complessiva da 3,5 a 7 tonnellate fino a un massimo di 24.000 euro per quelli elettrici oltre le 16 tonnellate. A questi importi va aggiunto un contributo di 1.000 euro in caso di contestuale rottamazione di un veicolo diesel.
Il secondo decreto
Il secondo decreto, dedicato invece agli investimenti finalizzati al rinnovo e all’adeguamento tecnologico del parco veicoli, mette a disposizione ulteriori 50 milioni per il biennio 2021-2022 per incentivare la sostituzione dei mezzi da parte delle imprese di autotrasporto, rottamando quelli più inquinanti e meno sicuri.
Inoltre, il decreto riserva una quota di 35 milioni per l’acquisto di mezzi diesel Euro 6 solo a fronte di una contestuale rottamazione di automezzi commerciali vecchi e inquinanti. Gli incentivi vanno da un minimo di 7.000 a un massimo di 15.000 euro. Per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6-D Final ed Euro 6 il contributo è pari a 3.000 euro. Una quota di 5 milioni è riservata all’acquisto di automezzi a trazione alternativa (ibridi, elettrici, CNG e LNG) con incentivi che vanno da un minimo di 4.000 euro a un massimo di 24.000 euro, a cui si aggiungono 1.000 euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto. Ulteriori 10 milioni sono stati stanziati per l’acquisto di rimorchi e semirimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario e marittimo, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiore sicurezza e risparmio energetico.
Fonte: Fortune Italia