Negli scorsi anni la pandemia da Covid 19 ha completamente stravolto le abitudini di tutti noi, comprese quelle relative al modo in cui ci spostiamo. Nella nuova normalità odierna, dimenticate chiusure e limitazioni agli spostamenti, siamo di fronte a un ulteriore cambiamento ed ecco dunque che anche il nostro modo di spostarci torna a cambiare.
Secondo le ultime rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica in merito alle intenzioni di mobilità degli italiani, infatti, il 12,9% prevede un aumento nel prossimo futuro, l’82,5% degli interpellati prevede che non varierà rispetto ad oggi la frequenza degli spostamenti nei prossimi tre mesi, mentre solo il 4,0% prevede addirittura una diminuzione rispetto ai sei mesi precedenti.
Nessuna sostanziale differenza, inoltre, anche per quanto riguarda i mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti.
L’auto privata rimane infatti il mezzo di trasporto più usato dagli italiani seppur in lieve calo (l’82,9% nei prossimi tre mesi contro l’84,3% nei sei mesi precedenti), mentre l’87,4% degli italiani non varierà la frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nei prossimi tre mesi rispetto ai sei mesi precedenti. Non è tutto: il 7,6% degli intervistati prevede un aumento di questa modalità di trasporto, mentre il 3,5% prevede una diminuzione.
Le motivazioni che spingono a cambiare mezzo di trasporto
Tra coloro che intendono variare il mezzo di trasporto per gli spostamenti abituali, il 38,7% imputa il cambiamento all’aumento del prezzo dei carburanti; il 23,5% varierà il mezzo di trasporto per minori rischi di infezione da Covid-19; mentre tra quanti prevedono una modifica nella frequenza dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, il 37,7% imputa la variazione al rincaro del prezzo dei carburanti e il 29,7% ai minori rischi di infezione da Covid-19.
Fonte: TTS Italia