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Trasporto pubblico: riparto da 1 miliardo alla Regioni a statuto ordinario

Trasporto Pubblico

La scorsa settimana abbiamo parlato delle difficoltà del Trasporto Pubblico Locale, evidenziate anche dai dati del 20° Rapporto sulla Mobilità di Isfort secondo i quali solo il 7,4% degli spostamenti degli italiani nel 2022 sono stati effettuati con i mezzi pubblici.

Tra le cause evidenziate dal Rapporto troviamo la carenza di servizi e infrastrutture, oltre che la mancanza di politiche ad hoc e fondi insufficienti.

La risposta, però, non tarda ad arrivare: a inizio dicembre è stato stabilito dalla Conferenza Unificata l’ammontare di 1 miliardo di euro a favore del trasporto pubblico locale e ferroviario e ulteriori 119 milioni in ristori per l’aumento dei costi dei carburanti a favore delle Regioni a statuto ordinario.

Il risultato è il frutto dell’intesa sullo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze per la ripartizione definitiva tra le Regioni a statuto ordinario dello stanziamento 2023 del Fondo Nazionale Trasporti pari a 5.054.130.338,00 di euro.

Il Fondo nazionale per gli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle Regioni a statuto ordinario copre circa il 75% del fabbisogno di parte corrente del settore del TPL e in particolare del valore complessivo dei corrispettivi contratti di servizio, stipulati dalle aziende che erogano i servizi sui territori delle Regioni. Ma intanto saranno pagati 119 milioni alle Regioni, alle Province autonome e alle aziende esercenti i servizi di trasporto pubblico locale, per l’incremento del costo dei carburanti sostenuto per l’alimentazione dei mezzi di trasporto su strada, lacuali, marittimi o ferroviari.

Come da decreto dirigenziale, 40 milioni sono per il ristoro dei costi sostenuti nel secondo quadrimestre 2022, e di oltre 78 a titolo di anticipazione per il terzo quadrimestre 2022.

Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti